Su DMAX le avventure estreme di Danilo Callegari
Nel mese di agosto Danilo Callegari racconterà le sue avventure estreme attraverso una serie tv dal titolo “Extreme Adventures”, in onda su DMAX a partire da domenica 4 agosto ore 22:20.
Cinque episodi della durata di 60 minuti ciascuno in cui l’atleta si metterà a nudo, descrivendo al pubblico il suo modo di vivere e la sua tendenza a spingersi oltre i limiti. Partendo dalla sua casa in Val di Fiemme, Callegari ripercorrerà 5 delle sue imprese storiche a cominciare dalla salita in solitaria senza ossigeno del Manaslu, per poi passare all’attraversamento in bicicletta di Perù, Bolivia, Cile e Argentina, avventura che lo ha visto affrontare ben due deserti prima di raggiungere e scalare il Cerro Aconcagua. E ancora i 50 chilometri a nuoto nell’Oceano Indiano, le torride distese africane, le sue 27 maratone corse in 27 giorni, l’attraversamento in bicicletta di India e Nepal tra villaggi sperduti. Una serie che non poteva che terminare con la sua ultima avventura: Antarctica Extreme. Una impresa che in 90 giorni lo ha visto lanciarsi con il paracadute da quota 5.000 metri e scalare il Monte Vinson, con il solo rammarico di aver dovuto abbandonare il proposito di raggiungere in solitaria il Polo Sud geografico.
Danilo Callegari, avventuriero estremo
Nato il 21 febbraio del 1983 a Bannia di Fiume Veneto, un piccolo villaggio del Friuli Venezia Giulia in provincia di Pordenone, inizia a dedicarsi fin da giovanissimo agli sport estremi. Appassionato di alpinismo, paracadutismo, kayak, sub, parapendio, corsa, nuoto e ciclismo, ha avuto modo di affinare l’arte del lanciarsi con il paracadute nei quattro anni di servizio nel reparto paracadutisti dell’Esercito Italiano. In questa fase della sua vita si è trovato ad affrontare la realtà della guerra, combattendo per oltre 5 mesi in Iraq. Un periodo duro che lo ha portato ad assumere un atteggiamento razionale ed estremamente programmato nelle sue avventure al limite.
Grande esploratore dei luoghi più inospitali del Pianeta, ha affrontato oceani, deserti, impervie pareti di Alpi, Himalaya, Ande e Caucaso, spingendosi anche in kayak lungo le acque della Patagonia e del lago Titicaca, tra Bolivia e Perù. In virtù delle mete estreme raggiunte ha conquistato nel 2013 il premio Danilo Gold Beard agli Adventure Awards come miglior avventuriero dell’anno.
A partire dal 2011 ha iniziato il suo progetto di salire le Seven Summits, le 7 vette più alte del mondo. Ha iniziato con la cima dell’Aconcagua (6.962 m), la vetta più alta del Sud America, raggiunta attraversando deserti in bici e fiumi in canoa. Poi è arrivato l’Elbrus (5.642 m), cima più alta d’Europa, da cui ha fatto ritorno a casa pedalando. Nel 2015 è stata la volta del Kilimangiaro (5.895 m) in Africa (con 50 km percorsi a nuoto nell’Oceano indiano). Il 2018 è stato invece l’anno dell’Antartide, con la salita del monte Vinson (4.892 m).