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Caravanserai 2019, un viaggio cicloalpinistico tra Pakistan, Cina, Tagikistan e Afganistan

Un viaggio di cicloalpinismo in quattro paesi dell’Asia Centrale attraversando il Baltistan pakistano, lo Xinijiang cinese, il Pamir tajiko fino al mitico Wakhan Corridor afgano sull’antica Via della Seta.

È questo il progetto Caravanserai 2019 dei due amici Valter Perlino e Sebastiano Audisio, che uniranno l’esperienza alpinistica del primo (anche sugli 8000m) alle competenze cicloalpinistiche in mountain bike del secondo.

La nostra sfida è– raccontano i due – voler incontrare genti, conoscere realtà differenti e attraversare frontiere, peregrini in terre straniere. Immaginare e realizzare rotte fuori dai luoghi abituali, cercare angoli nascosti, all’interno di luoghi già di per loro celati al mondo. Ripercorrere sentieri polverosi ed antichi in periferie del mondo esattamente uguali a quelle viste e raccontate da Marco Polo che passò di lì sette secoli or sono”.

Un viaggio dove la meta è il viaggio stesso, ma che avrà come obiettivo anche due salite alpinistiche: “Tenteremo di salire il Mangling Sar, 6030m, nel profondo della Valle del Shimshal dove sfocia il ghiacciaio Khordopin per poi portarci al più conosciuto colosso isolato del Mustagh Ata, 7546m da salire e scendere con i nostri sci”.

Arrivati a Islamad, Perlino e Audisio si trasferiranno in aereo a Gilgit, da dove percorreranno in bicicletta un inedito percorso ai confini del kashmir indiano sino a rientrare sulla Karakhorum Hightway che seguiranno fino al confine cinese del Khunjerab Pass con la deviazione in zona Hunza all’interno della Shimshal valley. Un lungo percorso di oltre mille km in bicicletta in completa autonomia.

Si parte dal sentiero scavato nella roccia della valle del Thapas nelle zone da poco aperte nel Baltistan orientale per portarsi a Skardu, classico punto di partenza per il K2 e le più famose vette di oltre ottomila metri del Pakistan. Da qui oltrepassato il Satpara lake si arriva nell’altipiano del Deosai che si attraversa in toto sino a costeggiare il massiccio isolato del Nanga Parbat che ammireremo una volti giunti a fairy meadows, uno dei punti panoramici più spettacolari” spiegano. “Dopo Kasghar ed il Mustagh Ata continueremo il nostro viaggio nel Turkestan della ex repubblica sovietica entrando in Tajjikistan dal Kulma Pass, aperto agli stranieri solo dall’anno scorso. Ci dirigeremo a Murghab, una delle città più fredde dell’Asia Centrale, per portarci a tappe veloci alternate a ritmi lenti tra yurte ed accampamenti kirghizi, sino alla cittadina di Khorog, tappa forzata per ottenere il visto per l’Afghanistan. Entreremo nel Paese dal ponte di frontiera di Iskhashim per completare il nostro tour ciclistico lungo l’intera carrozzabile del Corridoio del Wakhan, un crogiuolo di villaggi e di genti, percorribile in andata e ritorno sino alla meravigliosa piana di Sharad-E – Broghil, una conca coltivata circondata da enormi catene montuose. Di qui passò Marco Polo e questi luoghi sono indelebilmente descritti nel Milione”.

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