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CAI: Vincenzo Torti confermato presidente. Assegnato il premio Paolo Consiglio

Vincenzo Torti è stato confermato Presidente generale del Club alpino italiano per il prossimo triennio. Con lui anche il vicepresidente Antonio Montani è stato confermato per i prossimi tre anni. Questo il risultato delle votazioni dell’Assemblea nazionale dei Delegati 2019 del CAI che si sono tenute nella mattina del 26 maggio al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Erano presenti 473 Delegati, con 289 deleghe, per un totale di 762 voti in rappresentanza di 250 Sezioni di tutta Italia.

La rielezione di Vincenzo Torti, a cui sono andati 694 voti, è stata accolta da un fragoroso applauso: “questo applauso è quanto di meglio si possa desiderare dopo tre anni di impegno condiviso, ha affermato Torti. “ed auspico di essere all’altezza della fiducia che, seppure deve intendersi come rinnovata, impegna a nuove progettualità e a nuove risposte perché quello che si apre oggi è un nuovo capitolo, tutto da scrivere, cercando di interpretare il sentire di tutta l’associazione. Essere il Presidente del CAI, per quanto a volte possa risultare gravoso, dà un significato straordinario alla vita di uno moltiplicato per 322.022 Soci”.
697 voti sono stati invece i voti ricevuti da Antonio Montani: “sono stati tre anni che sono volati, sono felice di questo rinnovo.Le cosa ancora da fare sono di più di quelle fatte, garantiamo un forte impegni per i prossimi tre anni”.

Il momento dell’assegnazione del premio Paolo Consiglio. Foto CAI

Nel corso della mattinata si è inoltre svolta l’assegnazione del premio Paolo Consiglio del Club alpino accademico italiano alla spedizione alpinistica Chareze Ri North 2018 per l’apertura di una nuova via in stile alpino trad sulla vergine Cima Nord del Chareze Ri (5950 m). “Si è voluta premiare un’iniziativa di carattere esplorativo, che è culminata nella salita di una cima inviolata e si pone come esempio significativo di alpinismo di esplorazione e valida alternativa alle mete più gettonate e inflazionate, recita la motivazione. “Al di là delle pur apprezzabili difficoltà tecniche, il significato simbolico di questa salita è importante, proponendo un alpinismo di ricerca e la concreta possibilità, anche per alpinisti giovani, con tempo e budget limitato, di continuare ancora oggi il filone di un alpinismo classico di scoperta e di avventura, sfatando il mito ‘dell’ormai c’è ben poco da fare che non sia iper estremo’”.

L’Assemblea dei Delegati del prossimo anno si terrà a Trento sabato 23 e domenica 24 maggio 2020.

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