Lupi in Val di Fassa. Il Presidente della Provincia di Trento ne chiede la cattura
Nel mese di aprile avevamo affrontato l’argomento dell’abbattimento dei lupi in caso di necessità, possibilità menzionata dal Viminale in una nota inviata ai prefetti delle province di Trento e Bolzano e al presidente della Regione Val D’Aosta e al dipartimento di pubblica sicurezza, in apparente contrasto con la posizione del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, a favore di un Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia che non prevede abbattimenti. Una nota che aveva sollevato aspre polemiche da parte di WWF e Enpa (Ente nazionale protezione animali), secondo cui risulterebbe inaccettabile una manovra che di fatto consente di uccidere una specie protetta.
È degli ultimi giorni la notizia dell’avvistamento di un branco di lupi in Val di Fassa, nello specifico a Campitello. Occasione colta dall’esponente della Lega Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia di Trento, per riaprire la discussione in merito alla gestione degli esemplari che risultino pericolosi per l’uomo.
“La presenza di un branco di lupi in val di Fassa, molto confidente verso l’uomo, può rappresentare un problema per la sicurezza delle persone” – ha dichiarato nel corso del tavolo di lavoro convocato il 7 maggio presso la sede del Commissariato del governo di Trento – “Attendo ora che il prefetto Sandro Lombardi invii il verbale della seduta, con una comunicazione ufficiale, così da procedere con la richiesta, che recapiteremo al ministero dell’Ambiente, di operare in deroga alle attuali normative e procedere alla cattura degli esemplari che più volte in passato sono entrati nel centri abitati della val di Fassa, fin nei giardini delle abitazioni private o nei parchi giochi, frequentati in quel momento da adulti e bambini“.
Un intervento in cui non si è fatto cenno ad abbattimenti ma alla eventuale cattura dei lupi, come già proposto nei giorni scorsi per l’orso M49. Una soluzione che, al pari dell’abbattimento, risulta senza senso per un ambientalista come Luigi Casanova, vicepresidente di Cipra Italia e presidente onorario di Mountain Wilderness.
“I lupi vivono in branco e se non si riesce a individuare il maschio alfa e viene catturato proprio quell’esemplare il branco si disgrega e va in cerca di un altro capo” – ha spiegato in una intervista rilasciata al quotidiano Repubblica – “Così in paese gireranno due branchi invece di uno”, aggiungendo che il lupo per sua natura evita di attraversare aree in cui sa di poter incontrare esseri umani”.
Cipra Italia ritiene che si debba piuttosto “aiutare il lupo a restare nel suo territorio e mantenere una “diffidenza” del lupo nei confronti dell’uomo ma soprattutto bisogna lanciare una campagna informativa“, considerando che gli stessi custodi forestali, di cui Casanova è un esempio, non abbiano mai partecipato a un corso specifico di formazione sui grandi carnivori.
“Noi come persone che portano una divisa dobbiamo essere informati, dovremmo avere, specialmente ora, in questa situazione in cui è stata alimentata la paura, dei corsi specifici spogliati da tutta l’emotività e le dicerie diffuse anche da un certo mondo della politica“.
Stesso discorso per la popolazione che andrebbe adeguatamente informata, attraverso corsi tenuti da esperti del mondo scientifico. Soltanto in questo modo si potrebbero evitare comportamenti che determinano, di conseguenza, l’avvicinamento dei lupi ai centri abitati, come l’abbandonare residui di cibo nelle vicinanze delle abitazioni.
Trasferitevi se lupi e orsi vi danno tanto fastidio. Nessuno vi obbliga a stare dove siete.
Il lupo è uno stupendo animale da cui avremmo tanto da imparare ma sopratutto se non disturbato non attacca l’uomo ma lo evita anche se a volte curioso ma sempre su chi va la!
Ignoranza e pregiudizi da favole infantili uccideranno il lupo!
Purtroppo.
io metterei anche degli squali nelle piscine per fare contenti wwf, enpa e soloni da tastiera
Carissimo Stefano,
La Sua sentenza è priva di senso logico. La piscina è un “ambiente” artificiale, costruito dall’uomo. La montagna è un ambiente naturale dove, per definizione, trova casa un enorme ecosistema del quale il lupo ne fa parte. L’unico ospite in tal senso è l’uomo ed il suo ambiente fatto di cementi ed asfalti.
Non vi è alcuna attinenza tra la Sua affermazione ed il tema trattato, Lei arriva in pompa magna con un commento pesante ma povero e privo di significato costruttivo.
Cordialmente
No, per accontentare lei; così non li trova in mare.
Secondo gli animalisti gli uomini dovrebbero lasciare libero spazio a tutti gli animali. Usare un po’ il cervello? Gli agricoltori (cinghiali), gli allevatori (lupi-orsi-linci) giustamente reclamano il loro spazio! Vorrei sapere quanti animalisti conoscono il bosco. In Ticino alcuni proponevano di contare tutti gli alpeggi… è da qui si capisce che un WWF non abbia idea di cosa è la realtà!
Quanti umani sono stati uccisi dai lupi negli ultimi dieci anni e
quanti umani sono stati uccisi dai cani … domestici ?
Vedi continui articoli di giornale.
Stefano è evidentemente di Trento.
?
Scherzo!
Guardi Stefano, chi non la pensa come lei non è un solone da tastiera è semplicemente uno con idee e pensieri diversi; uno a cui la natura piace così com’è, non “adattata” alle esigenze moderne. Se proprio vogliamo eliminare i pericoli iniziamo dai veicoli che ogni anno fanno un numero di vittime di gran lunga superiori a quelle fatte da orsi, lupi, squali, api (non difendiamo chi é allergico?) E tutti gli animali metti assieme. Che dire del polline? Proporrei di bruciare tutti gli alberi che lo producono per evitare fastidiosi raffreddori?
Spero che lei è qualche amministratore pubblico non andiate al mare, altrimenti: poveri squali.
PS. Spero di non aver compreso male il suo pensiero.
Sì appunto: Stefano, dai dei soloni o dei senza cervello a chi non la pensa come te…ti danno fastidio lupi e orsi….trasferisciti. Semplice.
Con questa logica, che tanto le automobili fanno molte vittime, possiamo tranquillamente aggiungerne altre.
Ricordo che gli animali selvatici nei parchi americani erano già presenti, sono solo stati tutelati in un territorio selvaggio, e tale non mi sembra proprio il trentino dove c’è una malga ogni km, fra l’altro molto accogliente e funzionale.