“Sagarmatha Cleaning Campaign”. Raccolti 3.000 Kg di rifiuti sul versante nepalese dell’Everest
Il 28 aprile si è svolta a Kathmandu la prima conferenza stampa dall’inizio della campagna di raccolta di rifiuti “Sagarmatha Cleaning Campaign”, sul versante nepalese dell’Everest.
Un progetto iniziato il 14 aprile che ha già portato, stando alle dichiarazioni del direttore generale del Dipartimento del Turismo Dandu Raj Ghimire, alla raccolta di 3.000 chilogrammi di rifiuti solidi, tra Lukla a Syangboche, di cui 2.000, ovvero la porzione biodegradabile, sono stati in parte lasciati nella regione di Namche ove localmente gestibili, in parte inviati per essere trattati a Okhaldhunga e 1.000 kg di rifiuti non degradabili, soprattutto materiale plastico, sono stati portati a Kathmandu, utilizzando elicotteri messi a disposizione dall’esercito nepalese. Va ai soldati dell’esercito nepalese il merito di aver trasportato a spalla il materiale fino a Namche, punto di partenza per gli elicotteri.
Questa prima fase di raccolta è stata promossa nell’ambito della Wildlife Week organizzata dal Sagarmatha National Park Office.
Il team impegnato nelle pulizie in quota, che ha intanto raggiunto il campo base negli scorsi giorni, riceverà degli incentivi. Un punto su cui Ghimire ha tenuto a soffermarsi.
Saranno spesi per la campagna circa 23 milioni di rupie nepalesi (circa 180.000 €), durante la quale si prevede di trasportare lontano dalle pendici della vetta più alta del Pianeta circa 5.000 Kg di spazzatura dalla zona del campo base, 2.000 kg dalla regione del Colle Sud e circa 3.000 kg dalla zona dei campi 2 e 3.
Durante le pulizie del campo base sono stati già individuati 4 cadaveri. Nel programma rientra anche il trasporto a valle di corpi, laddove il personale sarà in grado di localizzarli.
Ghimire ha tenuto a precisare che si tratti di una impresa storica, la prima volta in assoluto che per la pulizia dell’Everest stiano lavorando insieme il Ministero della Cultura, del Turismo e dell’Aviazione Civile, il Ministero dell’Ambiente, l’Esercito nepalese, la Nepal Mountaineering Association, la Sagarmatha Pollution Control Committee, il Comune rurale di Khumbu Pasanglhamu e il Nepal Tourism Board.