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Gli alberi della Val di Fiemme devastati dalla tempesta diventeranno violini Stradivari

Dai boschi della Val di Fiemme, devastati dalla tempesta Vaia che lo scorso novembre ha colpito il Nord Italia, arriva una buona notizia. I tronchi divelti e scaraventati violentemente a terra dal vento rinasceranno a nuova vita grazie all’abile mano dei liutai della Scuola Internazionale di Liuteria “Antonio Stradivari” di Cremona.

2.5 tonnellate di tavole di legno pregiato di risonanza diventeranno violini, violoncelli e contrabbassi.

Come spiegato da Federforeste, il legname messo a disposizione degli artigiani in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento e il Comune di Salò, verrà stagionato per 3 anni prima di poter essere lavorato, così da consentire la perdita dell’umidità accumulata all’aperto e assicurarsi che le fibre rispondano al meglio al passaggio delle vibrazioni che diventeranno note.

Una scelta che vuole anche invertire la rotta ormai consolidata in Italia dell’utilizzo, nell’industria del legno, di materie prime di provenienza estera, per la maggior parte da Austria, Francia, Svizzera e Germania, con contemporanea mancanza di gestione delle foreste nostrane, delle quali viene utilizzato soltanto il 30% dell’incremento annuo contro una media europea del 55%

“Come avviene con il cibo che mettiamo nel piatto – sottolinea Federforeste – è necessario arrivare a un’etichetta d’origine anche per il legno perché dietro a ogni tavola utilizzata vive un mondo fatto di territori e persone con un’intera filiera composta da agricoltori boscaioli, segherie, trasportatori, industrie e artigiani. Gli stessi violini di Stradivari esisterebbero e non avrebbero le loro esclusive proprietà musicali senza il legno degli abeti della Val di Fiemme.”

 

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2 Commenti

  1. Poi bisogna trovare i musicisti che li comprano e son capaci di usarli. C’e’ aumento di richiesta??

  2. Che bel titolo che avete trovato…
    Parlate di 2,5 tonnellate – una quantità che non è niente di niente in rapporto con tutto il bosco distrutto nel Paneveggio!

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