Casanova e Valentini, cordata tutta italiana in partenza per l’Annapurna
Anche in questa primavera gli italiani non mancheranno sugli 8000 dell’Himalaya.
Oggi sono partiti Mario Casanova e Sebastiano Valentini in direzione di Kathmandu, da dove, tra qualche giorno, inizieranno la loro avventura verso gli 8091 metri dell’Annapurna.
L’intenzione è quella di salire la decima montagna più alta della Terra senza ossigeno supplementare e in autonomia. La via prescelta è quella tedesca, oramai da qualche anno preferita alla francese del 1950 divenuta troppo pericolosa a causa del degrado del ghiacciaio.
Per Sebastiano l’Annapurna è un “conto in sospeso“, ci dice, dopo che ha dovuto rinunciarci nel 2016. Quell’anno era in cordata con Mario Vielmo, che arrivò in vetta, Valentini decise invece di abbandonare a causa di un principio di congelamento alle dita delle mani conseguente ad una bufera che aveva investito il gruppo a campo 3. Con Mario, Valentini aveva però già raggiunto la vetta del Lhotse nel 2017 e fatto un tentativo, fallito a causa di una tempesta, sullo Shisha Pangma nel 2018.
Per Casanova l’Annapurna è invece “un nuovo sogno in Himalaya“, dopo che aveva conquistato il suo primo 8000 nel 2017 con Marco Confortola raggiungendo la cima del Dhaulagiri nel 2017.
Non ci resta che augurare un in bocca al lupo ad entrambi!
Guardando a foto a sinistra…
sorge un dubbio…se il berretto termico non e’ contenuto nel casco e lo sposta in alto e in fuori…o si costruiscono caschi piu capienti per le invernali, o si indossano i caschetti in modo corretto e sopra il casco esternamente sia avvolge con dei copricasco termoisolanti..oppure si progetta ex novo un casco speciale per freddo.