Jannu East. “Abbiamo cibo ed energia quindi si sale”, il team russo punta alla vetta e valuta possibili vie di discesa
Nonostante l’abbandono del polacco Marcin Tomaszweski, i russi Dmitry Golovchenko e Sergey Nilov non mostrano incertezza e continuano fiduciosi a salire verso la vetta del Jannu East (7.458 m), cima vergine che da anni affascina e respinge gli alpinisti che tentano la sua conquista.
“Abbiamo cibo ed energia quindi si sale” – ha dichiarato convinto Golovchenko.
I due alpinisti, vincitori di un Piolet d’Or nel 2017 insieme a Dmitry Grigoriev per l’apertura di una nuova via sul Thalay Sagar (6.904 metri) nell’Himalaya indiano, hanno raggiunto i 6300 metri di quota e stanno valutando attentamente i pericoli della montagna per definire come procedere nei prossimi giorni.
Secondo le previsioni meteo, dai 7000 metri in su c’è da aspettarsi un vento poderoso proveniente da Nord-Ovest con raffiche attorno a 100 chilometri orari. A terra è inoltre presente un copioso manto nevoso.
Dmitry and Sergey hanno dichiarato di aver affrontato le maggiori difficoltà finora nell’attraversare il ghiacciaio che si incontra lungo la via di salita e di aver dunque ipotizzato, dopo aver raggiunto la vetta, di scendere verso la valle di Gunsa.
Altra opzione potrebbe essere quella di ripetere a ritroso il percorso di ascesa. In tal caso, qualora le condizioni del ghiacciaio dovessero risultare proibitive – anche in considerazione di una valanga recentemente scesa in zona – si procederebbe con un recupero in elicottero coordinato dal team al campo base.