Alpinismo

Adam Bielecki: K2 invernale? Inshallah, per ora penso all’Annapurna

Terminata la stagione invernale in Himalaya è già tempo il tempo di dare spazio ai nuovo progetti primaverili. Tra le spedizioni, dirette agli Ottomila, spicca l’idea dell’alpinista polacco Adam Bielecki pronto a partire insieme a Felix Berg per l’Annapurna. Obiettivo? Aprire una nuova via sulla parete Nord-Ovest. Versante poco conosciuto e ancora quasi del tutto immacolato nonostante i vari tentativi di raggiungere la vetta passando da questo lato. Per ora l’unico tracciato che arriva fino in cima alla montagna è quello disegnato da Reinhold Messner e Hans Kammerlander nel 1985 che, in cinque giorni, riuscirono a scalare l’intera parete. Più a sinistra di questa passano invece le ipotetiche linee disegnate nel corso dei tentativi di Troillet-Steiner nel 1984 e durante quello dello sloveno (ai tempi jugoslavo) Slavc Svetičič del 1991. Dopo di loro il primo a cimentarsi su questo semisconosciuto versante, con l’obiettivo di aprire un nuovo tracciato, è proprio Adam Bielecki che, in compagnia di Louis Rousseau, Rick Allen e Felix Berg, si è mosso lungo il versante Nord-Ovest nel corso della primavera 2017. Tentativo purtroppo arrestatosi a circa metà parete a causa del maltempo. “Due anni fa abbiamo dovuto affrontare un orrendo bivacco a circa 6700 metri” sorride Adam ricordando quel primo tentativo. “Ora però siamo pronti a tornare per completare il progetto. È veramente una bella sfida poter tracciare una nuova via su una montagna di 8000 metri, in stile alpino”. Un affascinante percorso che corre lungo la parte centrale della parete.

Dopo tante stagioni, primaverili e invernali, passate all’ombra delle montagne pakistane Bielecki quest’anno propende per il Nepal ma, il ritorno in Pakistan non è lontano da venire. “Inshallah” ride Adam quando gli chiediamo se lo vedremo nuovamente impegnato sul K2 invernale con la squadra polacca. “È possibile che io torni in inverno al K2, dipende da vari fattori, dalla tattica che vorrà mettere in atto la nostra spedizione nazionale”.

Cosa certa è che, come già ci aveva confermato il capo spedizione Krzysztof Wielicki, la migliore via per un tentativo invernale è certamente quella che passa lungo lo sperone Abruzzi. “Conosco quel percorso, l’ho salito nell’estate 2012 quando sono arrivato in vetta al K2 e in inverno ho raggiunto circa i 7200 metri con Denis”. Solo un percorso sarebbe meglio della via degli italiani, ci confida lo scalatore: “Dal lato cinese saremmo maggiormente riparati dal vento, ma tutto sarebbe più complesso per via della burocrazia”.

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3 Commenti

  1. Mi ha stupito il fatto che non abbia ricordato Daniele nel suo profilo social. Per carità, nessuno è obbligato, ma in questa era in cui tutto va in internet… almeno per la raccolta fondi. Sempre con il pensiero che se capita a te, forse vorresti che fosse fatto tutto il possibile. Dopotutto hanno scalato insieme diverse volte, anche in italia.

    1. Vero anche io avevo notato la stessa identica cosa….
      tralaltro c’era anche un filmato su youtube quando scalando sul Nanga Parbat con Daniele Nardi lui fece una caduta in parete di 80 metri e fu salvato grazie a Daniele….e ci fu un momento quasi fraterno fra i due, dove lo ringraziò per averli salvato la vita…

      Adam Bielecki è uno dei migliori alpinisti in assoluto oggi, e seguendolo lo trovo anche una bella persona ….mi piace pensare che a volte certi ricordi vengono vissute nell’intimità piuttosto che in stereotipate commemorazioni social

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