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Alpinisti in Erba: in abiti storici per ricordare la prima ascensione del Rocciamelone

Con i suoi 3538 metri d’altezza è una delle più imponenti cime delle Alpi Graie. Ritenuta in passato la più alta dell’intera catena a causa del balzo di 3000 metri con cui incombe su Susa, il Rocciamelone è ritenuto da alcuni la montagna su cui è nato l’alpinismo. Perché questa ipotesi? Perché ormai 660 anni fa, nel 1358 come ci hanno ricordato gli Alpinisti in Erba, Bonifacio Rotario, ha scalato per la prima volta questa cima piemontese.

Bonifacio Rotario, crociato astese, dopo essere stato catturato dai turchi si affidò alla Madonna promettendo che in caso fosse riuscito a tornare in patria le avrebbe dedicato un simulacro sulla cima della prima montagna che avrebbe incontrato una volta tornato a casa. Caso volle che la prima vetta ad incontrare con i suoi occhi fu l’allora cima più alta delle Alpi così, assistito da alcuni portatori, l’uomo realizzò la sua promessa e scalò l’ardita cima portando con se un trittico in Bronzo dedicato alla Madonna e oggi conservato all’interno della Cattedrale di San Giusto a Susa.

Gli Alpinisti in Erba, per ricordare quest’importante avvenimento, hanno deciso di impegnarsi in una divertente salita con abiti d’epoca. “Bonifacio Rotario si potrebbe definire precursore di quelli che sono gli Alpinisti in Erba d’oggi” ci hanno raccontato. “Per questo abbiamo deciso di ricordare questa importante data ripercorrendo lo stesso sentiero che da Mompantero porta alla vetta, con gli abiti d’epoca. Si tratta di un modo divertente e inusuale per ricordare la storia delle nostre montagne”.

Guardando le foto fate attenzione alle scarpe. Non tutto è d’epoca, soprattutto quando si parla di sicurezza.

 

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