Alpinismo

L’alpinismo nell’Alaska selvaggia è donna. Nuova via dedicata a Marc-André Leclerc e Georges Johnson

Dalla selvaggia Alaska, dopo la prima femminile di Chantel Astorga e Anne Gilbert Chase della Slovak Direct, via difficile sulla parete sud del Denali, arriva un’altra bella notizia per l’alpinismo in rosa.

Brette Harrington e Caro North hanno aperto una nuova via di misto lo scorso 2 giugno sulla parete nord-est del Southern Duke, una linea di 500 metri con difficoltà fino a M5 +, 5.10b (6a) e 85°.

Dopo una lunga giornata a scalare avevamo raggiunto la cupola di neve della cima. Mentre attraversavo la neve, verso la nostra via di discesa, rimasi sbalordita da ciò che vidi: la magnifica parete nord delle Torri di Mendenhall che era emersa dalle nuvole in un nebbioso saluto. Potevo sentire ciò che ero venuta a cercare qui, ho sentito l’energia di Marc, come se mi salutassa dalla montagna. Gli ho risposto con tutto il mio amore con un “Ciao Marc!”. Lascia che la mia mente scivolasse nella memoria per un momento prima di riportare la mia attenzione al presente ed alla discesa” scrive Brette.

Quello della Harrington è infatti un ritorno in Alaska, nella regione dello Juneau; l’ultima volta che ci andò era tre mesi fa quando il fidanzato, il forte Marc-André Leclerc, scompariva sulle Torri di Mendenhall assieme a Georges Johnson.

Dedichiamo la nostra scalata a Marc-André e Ryan per la loro ispirazione, creatività e dedizione alla montagna” scrivono le due alpiniste.

Il secondo obiettivo del viaggio è stato la traversata con gli sci del ghiacciaio di Taku per raggiungere il confine tra gli Stati Uniti ed il Canada per sciare il canale sud-est, tra le ripide colonne di roccia del Devils Paw. 1000m per una pendenza di 45-50 gradi ed una traversata di circa 64 km per andare e tornare dal campo base.

Dopo alcuni giorni di bufera di neve è arrivato il terzo successo: la salita di una nuova via di roccia sul versante ovest delle Taku Towers, cinque tiri su del “magnifico granito” con difficoltà fino a 6a+/b.

L’ultimo tramonto, prima che l’indomani l’elicottero venisse a riprenderle, è stato dedicato sciando per trovare i punti più panoramici per ammirare il sole che scompariva tra le cattedrali di roccia e ghiaccio. “Guardando oltre le Torri di Mendenhall, ripensai al mio periodo qui a marzo. I miei occhi si sono posati sulla linea che Marc e Ryan avevano scalato per ultimi. Mi sono ricordata di aver visto le loro piccole impronte sulla cresta sommitale dalla finestra dell’elicottero. Sembrava surreale essere tornata lì, esplorando diverse zone di questa curiosa terra”. 

Per leggere il racconto integrale di Brette Harrington, qui

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