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Con il van in Europa per conoscere i grandi predatori

Un anno fa circa erano partiti in bicicletta alla volta dell’Appennino centrale. “Un viaggio organizzato in una settimana, un modo diverso di trascorrere le vacanze” spiegano Marco Perencin e Chiara Pozzobon anima del portale aroadtolive.it che si stanno preparando per un nuovo grande viaggio.

L’anno passato abbiamo viaggiato in bicicletta facendo una raccolta fondi per aiutare i terremotati. Abbiamo raccolto 1580 Euro” che poi sono stati donati a due realtà locali. Non cifre esorbitanti, ma pur sempre delle gocce che i due giovani viaggiatori han seguito costantemente dal momento della donazione.

L’avventura che però li attende è qualcosa di molto più grande. Prima di parlarne però andiamo a conoscere meglio i due ragazzi.

Marco, quasi ventottenne, si è da poco licenziato dal suo lavoro con posto indeterminato per seguire questo nuovo progetto di viaggio mentre Chiara, appena ventenne, ha passato l’ultimo anno in terra anglosassone come ragazza alla pari. “Sono rientrata da un mese e già riparto” ha commentato.

 

Allora ragazzi, come nasce l’idea di questo nuovo viaggio?

Si può dire che è la continuazione del viaggio iniziato l’anno scorso, quando abbiamo capito che volevamo un altro tipo di vita.

Avevamo già pensato di girare l’Europa con un piccolo van che avevamo comprato poi, dopo il viaggio in Appennino e parlando con uno dei signori a cui abbiamo destinato parte dei fondi raccolti è nato il progetto del lupo. Lavorando per il WWF ci è stato proposto di partire per fare il monitoraggio del lupo in Italia, progetto che poi siamo riusciti a estendere ai grandi carnivori europei.

Come pensate di sostenere le spese di viaggio?

Per ora non abbiamo sponsor, li stiamo cercando. L’aiuto del WWF è prettamente logistico mentre economicamente puntiamo a vivere con pochissimo: puntiamo a spendere circa 10 Euro al giorno.

Dieci euro al giorno?

Si, grazie al fatto che nel van siamo totalmente autonomi a parte che per il carburante. Pensate che nel viaggio in bici dell’anno passato abbiamo speso 150 Euro in 25 giorni.

Che obiettivo volete raggiungere con questo nuovo viaggio?

Vorremmo raccogliere racconti da parte di contadini, agricoltori, biologi ed esperti del WWF. Testimonianze di convivenza con i grandi carnivori, pregi e difetti. Vorremmo cercare di capire le differenze regionali nel rapporto con il lupo in modo da farci una visione d’insieme di quella che è l’interazione a livello europeo.

Raccoglieremo materiale video e fotografico che poi, grazie al WWF, verrà montato in un documentario. Ne realizzeremo due in realtà. Uno più scientifico e uno autobiografico.

Quanto dovrebbe durare il viaggio?

Un anno circa. Ora partiremo per i primi sei mesi, quindi faremo un piccolo stop nei mesi più freddi per poi riprendere a viaggiare nella primavere del 2019.

Cosa pensate di fare dopo il viaggio?

Per ora non ci pensiamo. Sicuramente se produciamo questi documentati vorremmo portarli in giro, farli vedere, poi vedremo. Non facciamo previsioni a lungo termine.

Avete qualcosa da aggiungere?

Si, vorremmo ancora dire qual è il nostro valore di viaggio. Noi cercheremo di fare un viaggio sostenibile in tutti i sensi. Avremo infatti pannelli solari per l’elettricità e un serbatoio per l’acqua. Inoltre cercheremo di non usare la plastica, di eliminare tutto quel che è usa e getta.

E il motore del van?

Il motore è l’unica parte non sostenibile. È un motore a gasolio, ma per compensare al nostro ritorno pianteremo un bosco.

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