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A caccia di lupi e orsi in Alto Adige, ma con cautela

Ne parliamo a intervalli temporali ormai ravvicinati: aumentano in Alto Adige gli avvistamenti di grandi carnivori, soprattutto orsi e lupi, sebbene molti vengono poi derubricati ad incontri con cani. Diversi sono i casi segnalati nell’ultimo periodo di avvicinamenti a centri abitati e zone coltivate. Nonostante difficilmente questo tipo di animali abbandoni il proprio habitat per inoltrarsi in zone frequentate dall’uomo, è innegabile che i rischi potenziali per le persone ci possano essere.

Da queste premesse nasce il nuovo decreto della giunta provinciale sulla gestione dei grandi carnivori che, come spiega il governatore Ugo Rossi, consente ai cittadini di difendersi da possibili minacce da parte degli animali selvatici. Si tratta dell’art. 16 della direttiva n.92/43/CEE per la tutela del sistema alpicolturale.

Il disegno di legge prevede la possibilità di usare metodi di dissuasione o, se necessario, catturare o addirittura abbattere orsi e lupi che mettano a rischio le colture, l’allevamento o le persone. Questo, tuttavia, “A condizione che non esista un’altra soluzione valida e che la deroga non pregiudichi il mantenimento, in uno stato di conservazione soddisfacente, delle popolazioni della specie interessata nella sua area di ripartizione naturale”. 

La legge contemplerebbe insomma sia misure preventive che di intervento diretto, al fine di proteggere le attività, la popolazione, la flora e la fauna locali dai rischi comportati dalle specie selvatiche. La giunta chiederà al Consiglio provinciale di portare al più presto il ddl in aula per il vaglio. La speranza è che il provvedimento contribuisca a creare una situazione di maggior tutela per chi vive al limitare degli habitat di queste specie e non si trasformi invece in un cavillo legale al quale aggrapparsi per poter cacciare a piacimento la fauna selvatica.

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