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Intascano fondi europei per alpeggi inesistenti, droni scoprono la truffa

Si sono intascati il denaro, 200.000 euro, dei fondi messi a disposizione dall’Unione Europea come incentivo per l’aumento della superficie naturale utilizzata dalle aziende agricole. É accaduto in Val Trompia a Marcheno, provincia di Brescia, dove diversi alpeggi sono stati affittati e mai utilizzati. Lo scopo dell’azione dei tre allevatori denunciati è stato quello di intascare i fondi elargiti dall’Unione Europea, senza però prendersi la briga di portare veramente il bestiame a pascolare su quei terreni, evitando così tutte le spese conseguenti.

La truffa ai danni dell’UE è stata scoperta con l’uso di droni, che hanno fotografato i pascoli incolti. I Carabinieri Forestali della Stazione di Marcheno hanno quindi verificato il mancato spostamento del bestiame. L’appropriazione indebita potrà costare agli agricoltori responsabili fino a tre anni di carcere, oltre ovviamente alla restituzione dei fondi intascati in modo illecito.

Privare i terreni adibiti al pascolo dell’azione degli erbivori risulta dannoso per l’economia locale. I pascoli inutilizzati subiscono un processo di progressivo imboschimento, che comporta spese di adeguamento nel momento in cui si vuole tornare a utilizzare i campi, senza contare che i territori adibiti ad alpeggio sottraggono terreno prezioso all’agricoltura di montagna.

L’indagine appena terminata si protrae fin dall’estate scorsa, diretta dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani e realizzata dagli uomini del colonnello Giuseppe Tedeschi. Oltre all’utilizzo di droni, sono stati realizzati anche controlli aerei della zona, in cui l’equilibrio del territorio necessita di una particolare attenzione per permettere agli agricoltori e ai numerosi allevatori di convivere condividendo al meglio le risorse naturali disponibili.

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