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Patrouille des Glaciers, Antonioli e Boscacci ci raccontano le loro impressioni

È record azzurro alla Patrouille des Glaciers!

Si, arriviamo in ritardo con la notizia. Infatti il primato è stato portato a casa in appena 5 ore 35 minuti e 27 secondi dai ragazzi del Centro Sportivo Esercito Robert Antonioli, Michele Boscacci e Matteo Eydallin il 21 aprile 2018 al termine di una gara iniziata alle due del mattino.

Ne diamo notizia in ritardo perché volevamo sentire con calma alcuni dei protagonisti di questa competizione e lasciar spazio al loro racconto diretto di quei momenti di gara.

Foto FB La Grande Course. Michele Boscacci

“Alla vigilia sapevamo di essere i favoriti, ma questo non è quasi mai un vantaggio perché poi tutti si aspettano il numero, la vittoria che invece non è mai scontata. Siamo tutti lì per giocarci la gara e non è mai facile, soprattutto gareggiando contro il team svizzero che giocava in casa e conosceva bene il percorso di gara mentre noi non siamo riusciti a testare il tracciato fino al giorno prima quando abbiamo provato la variante.”

“Si tratta di una gara particolare perché si parte alle due del mattino e si corre di notte. Con il buio non capisci che ti segue. Non riesci a capire chi hai dietro quindi devi sempre continuare a correre, a tenere il gas aperto. Così siamo arrivati a metà gara con due minuti di vantaggio e sulla seconda parte siamo riusciti a continuare sempre con il nostro ritmo senza mai pagare dazio. Al traguardo siamo arrivati poi con una decina di minuti sugli svizzeri che sono arrivati secondi e subito dietro di loro sono arrivati i francesi.”

“Direi che eravamo in ottima forma, abbiamo abbassato il record di 17 minuti.” Michele Boscacci

Foto FB La Grande Course. Robert Antonioli all’arrivo

“Quest’anno non pensavo nemmeno di essere lì a gareggiare perché con gli allenamenti estivi fatti non credevo di fare la Grande Course, poi sono riuscito a recuperare e ho fatto la Pierra Menta guadagnandomi il posto.”

 

“Per me era la prima volta che partecipavo alle Patrouille e non sapevo come si sarebbe comportato il mio corpo, non sapevo se sarei riuscito a tener botta.”

“Sulla carta eravamo i più forti, ma in gara è tutto diverso. Alla fine però siamo riusciti a fare tutta la gara regolare senza avere punti di calo. Abbiamo tirato il possibile, siamo andati a tutta perché gareggiavamo di notte e non sapevamo come andava.”

“È stato bello gareggiare con questo team affiatato. Con Michele ormai c’è una stretta amicizia. Siamo quasi sempre compagni di stanza durante le gare, anche quelle in cui siamo rivali. Con Eydallin invece non avevo mai corso però è stato un ottimo compagno. È uno che di Grande Course ne sa davvero tanto e sul finale aveva ancora qualcosa in più da spendere.” Robert Antonioli

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