Cronaca

Muore folgorato dai fili dell’alta tensione il gipeto gigante Palanfrè

Palanfrè aveva 13 anni e da quando era stato liberato nel 2004 aveva trovato la sua casa nei cieli della Valsusa. È stato trovato morto qualche giorno fa vicino all’Abbazia di Novalesa da un escursionista, la causa i fili dell’alta tensione, che lo hanno folgorato.

Questi animali hanno un’apertura alare così ampia da toccare due cavi della corrente elettrica contemporaneamente, quindi restano folgorati. Succede anche con le cicogne“, ha spiegato Leone Ariemme del nucleo tutela flora e fauna della Città metropolitana. Quella di Palanfré arrivava a 280 centimetri.

Palanfré era nata il 17 febbraio 2004, a Vienna, dove si trova uno dei centri di riproduzione del progetto internazionale promosso dalla Vulture Foundation Conservation per riportare la specie sull’arco alpino.

Per 123 giorni è stato ospitato e monitorato costantemente nel nido artificiale sulle montagne di Entracque creato per consentire un adattamento graduale all’ambiente naturale degli animali nati in cattività. Dopo essere stato per diverse settimane nei pressi della zona di rilascio Palanfré si spostò a nord calcando i cieli delle valli Chisone e Susa.

La particolarità di Palanfré, rara sulle Alpi, era di non fare bagni di fango e quindi di avere il piumaggio completamente bianco. Anche per questo venne soprannominata Neve.

Il gipeto (Gypaetus barbatus) è un esemplare molto raro ed è più grande rapace delle Alpi (può raggiungere un’apertura alare di circa 280 cm). Si è estinto all’inizio del Novecento a causa della spietata e ingiustificata caccia attuata nei suoi confronti. Ad inizio degli anni ’90 è stato reintrodotto grazie a diversi progetti di ripopolamento.

Come tutti gli avvoltoi, il gipeto si ciba di carcasse di animali, soprattutto ungulati, delle quali è l’unico a poter utilizzare anche le ossa, molto nutrienti. Tipico è il comportamento con il quale spezza le ossa più lunghe, lasciandole cadere dall’alto sulle placche rocciose, in modo da poterne ingoiare i pezzi risultanti.

Palanfrè sarà tassidermizzato (imbalsamato) e sarà d’ausilio ai racconti e alle spiegazioni dell’importante ruolo degli avvoltoi nella natura.

 

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Un commento

  1. Non è morta per folgorazione, bensì, come i suoi predecessori, a causa della caccia cui oggi abbiamo aggiunto rodenticidi purtroppo in libera vendita e uso.

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