Montagna.TV

La prima intervista di Denis Urubko dopo il K2

Pakistan Mountain News ha intervistato in esclusiva Denis Urubko. Arrivato ad Islamabad l’alpinista russo non ha esitato a chiacchierare con i nostri amici e partner  pakistani riguardo alla spedizione polacca al K2, che secondo Denis è fallita a causa della mancanza di spirito di gruppo. Molto interessati anche i futuri progetti alpinistici invernali, che comprendono vette mai scalate, il K2, ma anche il Broad Peak, che, essendo stato scalato il 5 marzo, per lui è ancora inconquistato nella stagione fredda. 

Di seguito l’intervista video e la trascrizione in italiano.

 

Pakistan Mountain News: Come è stata nel complessivo l’esperienza della spedizione invernale al K2? La squadra era fiduciosa di raggiungere la vetta?

Urubko: Si, ero convinto al 100% che questa volta saremmo riusciti a raggiungere l’obiettivo, prima della partenza dalla Polonia, il progetto era enorme: c’erano così tanti nomi famosi e alcuni miei amici come Adam Bielecki e Marcin Kaczkan. All’inizio andava bene, ma poi le cose si sono peggiorate. Normalmente nelle situazioni difficili le persone fanno sforzi comuni, sfortunatamente però al K2 li stavamo facendo separatamente senza fare lavoro di squadra e senza passione. Ho quindi deciso di andare da solo per tentare la vetta: sono arrivato a 7600 metri e sono miracolosamente sopravvissuto. Ora le previsioni sono ottime, ma la squadra non funziona. Il nostro desiderio di vincere questa partita si è scontrato con diversi problemi e complessità. 

Pakistan Mountain News: nel tuo blog e nei tuoi commenti hai espresso la tua preoccupazione per la lentezza delle operazioni sul K2, cosa è andato storto?

Urubko: in un articolo ho espresso alcune riserve perché c’erano alcune opinioni che secondo me erano strane. Poiché al campo base si è all’interno di tende coperte di neve, alcune persone preferiscono stare lì seduti in buone condizioni climatiche, piuttosto che agire sulla montagna. C’erano alcune criticità e, a mio modesto parere, ho provato ad esprimerle in modo positivo per ottenere l’obiettivo, ma non ho visto nessuna reazione, quindi ho scritto nel mio blog, ma l’ho fatto in modo propositivo. La spedizione è stata organizzata bene secondo gli standard del campo base, ma sfortunatamente non eravamo uniti, guardavamo in direzioni diverse e ho dovuto affrontare molte critiche.

Pakistan Mountain News: quali sono i tuoi piani futuri per il K2?

Urubko: Grazie per questa bella domanda. Mentre tornavo dal campo base sono stato accompagnato dall’alpinista pakistano Amin Ullah che mi ha raccontato storie molto belle sulla valle di Hunza, sul Rakaposhi e sulle persone. Mi ha mostrato delle belle foto mentre tornavo a Skardu. Vorrei tornare e visitare di nuovo questi bellissimi paesaggi. Il famoso alpinista Nazir Sabir mi ha appena detto che il Rakaposhi è da 20 anni che non viene salito. Per me sarà un obiettivo interessante visitare quel paradiso, dove tutti quelli che incontri sono alpinisti. Hussain di Askole mi ha raccontato storie molto interessanti su Askole e la valle di Braldu, sulle rapporti tra le persone dei diversi villaggi e il loro modo di comunicare. Anche mia moglie è una montanara e vorrebbe visitare di nuovo il Pakistan, insieme proveremo alcuni progetti alpinistici tecnici, soprattutto sulle montagne non scalate in inverno. Mi piacerebbe provare ancora il Broad Peak e il K2 in inverno.

 

Exit mobile version