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“Genius Moncler”: il piumino che diventa arte

Che cos’è il genio?  È guardare con occhio accorto la realtà che si ha davanti ed essere capaci di arricchirla in senso innovativo e intelligente, donandole nuove sfumature e ispirando chi ci sta vicino. È il concetto di “Genius”, il nuovo progetto di Moncler  presentato a Milano in apertura della settimana della moda con ospiti d’eccezione, da Millie Bobby Brown a Naomi Campbell, Maurizio Cattelan.

Otto designer per altrettante collaborazioni per rendere il marchio sempre nuovo e interessante: ogni creativo si occuperà di una linea specifica del brand e le collezioni saranno presentate mensilmente collegate ad un progetto editoriale. Per Moncler ci saranno Pierpaolo Piccioli, Simone Rocha e Craig Green; per Moncler 1952, Karl Templer; per Moncler Grenoble, Sandro Mandrino; per Moncler Noir, Kei Ninomiya; per Moncler Fragment Hiroshi Fujiwara e per Moncler Palm Angels, Francesco Ragazzi. 

Remo Ruffini, gran patron di casa Moncler, cambia le carte in gioco sul tavolo della moda rivoluzionando i meccanismi classici delle collezioni avvicinandosi al mondo del fast fashion senza perdere in unicità e creatività.

Cosa resta in questa Moncler dell’antica anima delle montagne 68 anni dopo il primo piumino e a 64 dal piumino in vetta al K2 con Lacedelli e Compagnoni? Forse proprio il “genius” creativo, l’ispirazione che invita, com’è accaduto per queste collezioni in continuo divenire, ad interpretare le montagne arricchendole delle sfumature dell’intelligenza e della modernità per arricchirle con forme che si evolvono, con il pensiero e il gusto, come se, ha scritto recentemente un amico, sia “la bellezza a muovere l’uomo verso la cima”.

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Un commento

  1. Chi puo’ disporre ha un solo dubbio:ricomprare offrendo di piu’ il piumino del K2 messo all’asta o quello usato da Naomi alla sfilata

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