Scialpinista muore sul Monte Nero

CAPORETTO, Slovenia — E’ precipitato per quasi mille metri dal Monte Nero, nelle Alpi Giulie. Uno scialpinista di 40 anni di Savogna d’Isonzo è morto ieri mattina in territorio sloveno, travolto da una slavina provocata probabilmente dal suo stesso passaggio. L’incidente è avvenuto a 2.200 metri di quota, mentre il corpo della vittima è stato ritrovato a a 1260 metri.
Sabato notte avevano raggiunto il bivacco più alto sul monte e al mattino di domenica avevano iniziato la discesa. Ma mentre i due amici, un uomo e una donna, avevano deciso di scendere a piedi a valle, Fait aveva preferito mettere gli sci. Si trovava a 2200 metri di quota quando è avvenuto l’incidente.
Non sono ancora certe le dinamiche, ma pare che mentre percorreva un traverso, si sia staccato un lastrone di neve ghiacciata che lo ha fatto precipitare per oltre 900 metri. I compagni infatti, lo hanno sentito gridare e l’hanno visto cadere verso valle. Il suo corpo è stato ritrovato, con addosso ancora gli sci, quasi mille metri più sotto, a quota 1260 metri.
Subito il soccorso alpino sloveno di Tolmino è intervenuto sul posto: 14 uomini hanno tentato il possibile per salvargli la vita ma inutilmente. Lo scialpinista infatti è morto per le fratture multiple procuratosi nella terribile caduta.