Outdoor
Gigante: gli azzurri deludono, vince Janka

VANCOUVER, Canada — Doveva essere la giornata delle speranze, è stata quella della delusione. Blardone, Simoncelli, Moelgg, Ploner: il quartetto azzurro meglio assortita tra le compagini presentate alle Olimpiadi ha fatto flop.
E dire che le premesse erano buone. Gli azzurri era saliti a Whistler per lo slalom gigante con la ferma intenzione di di spazzare via la maledizione che vede gli atleti italiani assenti dal podio olimpico fin dai tempi di Lillehammer ’94. I quattro avevano tutte le caratteristiche per portare a casa una medaglia. Ma anche stavolta è andata buca.
Blardone nella prima manche è sceso bene, realizzando il quarto tempo. Mentre per gli altri azzurri si è capito subito che era una giornata da dimenticare: tutti fuori dai primi 10. Nella seconda manche non va meglio. Il norvegese Kjetil Jansrud indovina la gara della vita e infila un tempo pazzesco (1’20"15), mettendo dietro tutti gli altri big.
Blardone ha 60 centesimi di vantaggio e la pista è stata disegnata da un tecnico italiano (Matteo Guadagnini). Insomma ci sono le premesse per far bene, ma già dopo il primo tratto di gara il vantaggio se n’è andato e al traguardo l’azzurro prenderà oltre un secondo di ritardo. Alla fine sarà solo undicesimo.
La medaglia d’oro andrà allo svizzero Carol Janka, nettamente primo dopo la prima manche, è l’unico a resistere alla strepitosa seconda manche di Jansrud. Bronzo all’altro norvegese, Aksel Lund Svindal.
WP