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AIGAE replica al presidente del collegio Guide Alpine Piemonte

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Filippo Camerlenghi, Presidente Nazionale AIGAE, a risposta della lettera da noi pubblicata di Giulio Beuchod, Presidente del Collegio delle Guide Alpine del Piemonte, in risposta al nostro articolo Lombardia: Guide Alpine vs AIGAE, intervista ai due presidenti.

 

Avevamo deciso di desistere da ulteriori repliche, ma davvero non era mai successo che una risposta a un nostro articolo avesse lo scopo di smentire l’affermazione “siamo in buoni rapporti”. In poche parole dobbiamo replicare a un articolo che dice “non è vero che siamo amici, siamo nemici!”. Quindi a malincuore dobbiamo riprendere l’articolo a firma del presidente G.A. del Piemonte Giulio Beuchod e sottolineare i punti sostenuti e le contraddizioni per fornire doverosa precisazione partendo dal primo.

Così afferma Beuchod: “Mi chiedo se Camerlenghi sia bene informato su quanto è avvenuto in Piemonte ad opera del suo predecessore Stefano Spinetti. Forse si riferisce ai buoni rapporti personali tra guide alpine e accompagnatori naturalistici piemontesi, ci mancherebbe, alcuni di noi li hanno persino in famiglia! Altri collaborano, ognuno nel proprio ambito di competenza, all’interno di associazioni e gruppi.”

Beh! Già il fatto che Guide AIGAE e Guide Alpine lavorino assieme vuole dire che, almeno dalla parte delle G.A., non c’è una granitica e ottusa visione delle cose ma esiste il dubbio o la consapevolezza che lavorare assieme, si può e forse si deve se l’obiettivo non è la supremazia di categoria ma lo sviluppo del territorio e del turismo outdoor, e di questo Beuchod sembra rammaricarsi sentendosi in dovere di dire che non è la politica del Collegio regionale ma l’iniziativa (dissidente mi verrebbe da dire) di qualche singola Guida Alpina. Ma poi sembra dimenticarsi che nel 2017 il collegio Piemontese da lui rappresentato ha condiviso e firmato con altri autorevoli partners il documento sulla rete TRIP MONTAGNA finalizzato allo sviluppo turistico outdoor di cui gli organi di informazione hanno dato ampia eco, compreso i blog di alcune Guide Alpine. 

Si evince chiaramente che Guide Alpine Piemonte e AIGAE (se un nostro coordinatore regionale lo ha firmato vuole dire che il Nazionale condivide la scelta) hanno comuni obiettivi e soprattutto che ritengono i partners all’altezza, e autorevoli. Beuchod conferma che alcune Guide Alpine e Guide Ambientali Escursionistiche collaborano, lo stesso firma accordi con noi e poi precisa che non siamo amici! Non so cosa potrebbe succedere il giorno in cui decidesse di diventare amico sul serio!

Ma andiamo avanti sempre dalla precisazione su Montagna.tv, Beuchod ritiene di precisare che: “Mi chiedo come possa Camerlenghi definirsi rappresentante di una figura professionale “culturale” (termine che vuol dire tutto e niente, anche nella professione di Guida alpina si possono trovare aspetti di una professione intellettuale), quando in realtà AIGAE svolge attività di tipo sportivo…..”.

Anche qui è curioso, se Beuchod pensa che il semplice fatto di utilizzare uno strumento per compiere un’attività culturale ne annulli la valenza culturale, la casistica si presta a qualche considerazione. Un biologo marino che fa ricerca tramite immersione, è professione scientifico culturale o sportivo? Il mio postino che mi recapita la posta in bicicletta è attività sportiva? Se sì, a quando il riconoscimento Olimpico? Al solito nessuno vuole dire che le Guide Alpine non svolgano opera meritoria e certamente “anche” culturale però dipendono dal Ministero dello sport. Il Presidente del loro Collegio Piemonte dimentica, tra l’altro, che l’escursionismo è stato tolto dalla lista degli sport da parte del CONI quindi le sue affermazioni appaiono un po’ deboli o non aggiornate.

Quanto ai ricorsi al TAR sono veri, condivisi e convinti ma sono azioni NON finalizzate a vietare, limitare denigrare o a interpretare ma semplicemente azioni finalizzate a far rispettare regole pre-esistenti e nulla di più. A fare in modo che la tanto amata Legge 6/89 non venga applicata con due pesi e due misure a seconda di come fa comodo. Cioè rigida nei confronti degli altri professionisti, facendo finta di non conoscere le sentenze inappellabili di interpretazione della Corte Costituzionale che sancisono in modo chiaro le differenze e sovrapposizioni tra G.A.E., G.A. e Accompagnatori di Media Montagna, elastica invece quando si tratta di modificarla durante la sua facoltativa applicazione in ambito regionale inserendo “esclusività” che non sono previste dalla legge e oggi più che mai inaccettabili nel quadro delle normative europee sulle professioni.

Sperando di non dover tornare più sull’argomento ancora una volta rimaniamo a disposizione del CONAGAI, perché parliamo di Nazione, di territorio italiano e non di tante aree o zonazioni tanto care ai collegi delle Guide Alpine. Per poter trovare un accordo a favore dello sviluppo del turismo escursionistico e ambientale che non vieti a nessuno di lavorare, che definisca reali confini e rimandi a future collaborazioni e confronti costruttivi.

dott. Filippo Camerlenghi
Presidente Nazionale AIGAE
Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche

 

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