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Alla Bit sbarca il Parco dell'Everest

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MILANO — Il Sagarmatha National Park in mostra alla fiera del turismo di Milano. Il Parco dell’Everest è infatti protagonista da oggi a domenica di un’esposizione fotografica all’interno di Bit 2010 e della conferenza "Sicurezza in montagna e turismo responsabile in Nepal".

L’esposizione fotografica parte oggi con la Bit e continua fino a domenica 21 febbraio all’interno di FieraMilano Rho, padiglione 2. Sono in mostra gli scatti della fotografa professionista Valeria Turrisi, realizzati in omaggio al paese Himalayano e ad uno dei suoi parchi più famosi, quello appunto dell’Everest.

Il Sagarmatha National Park ogni anno ospita circa 25 mila trekkinisti e sull’Himalaya nepalese transitano circa 1.500 alpinisti. Meta dunque gettonata dal turismo internazionale, ma anche ecosistema delicato e da preservare.

Per esempio i turisti portano una produzione di rifiuti enorme, per lo smaltimento dei quali è stata attivata la collaborazione con il Comitato EvK2Cnr. Da diversi anni, inoltre, il Comitato collabora al progetto HKKH partnership che si occupa di monitorare, studiare e avviare uno sviluppo sostenibile nell’area dell’Hindu-Kush-Karakorum-Himalaya, area in cui rientra anche il Parco Nazionale del Sagarmatha.

Di turismo sostenibile si discuterà nella conferenza di sabato "Sicurezza in montagna e turismo responsabile in Nepal", organizzata dall’associazione di cooperazione e sviluppo Cesvi. L’evento rientra in un progetto più ampio di collaborazione per la gestione del turismo nelle aree protette del Nepal che vede tra i propri maggiori risultati la realizzazione di un sistema di registrazione e monitoraggio degli escursionisti e la firma di un codice di condotta tra le agenzie di trekking nepalesi.

Alla conferenza oltre a Daniele Panzeri, responsabile Cesvi progetto Nepal, e ad un rappresentante dell’Ente Turismo Nepal, ci sarà come relatore Renato Moro, uno dei massimi esperti delle montagne dell’Himalaya e del Karakorum, già presidente della Commissione Spedizioni dell`UIAA. Una partecipazione resa possibile grazie al Club Alpino italiano che sostiene da anni Cesvi e in particolare alle sue sezioni che hanno finanziato un progetto di tutela ambientale in Pakistan.

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