Arrampicata

Melloblocco di nuovo in bilico

L’edizione 2017 ce l’aveva fatta, dimostrando che i sassi della Val di Mello erano più duri della politica e dei propri dissidi, tanto che si arrivò alle dimissioni dei consiglieri comunali ed al conseguente commissariamento del Comune di Val Masino per sbloccare la situazione.

La quattordicesima edizione del Melloblocco si è così tenuta, grazie alla buona volontà degli storici organizzatori e partner, che ripresero in mano l’organizzazione di questo grande raduno internazionale.

Mancano pochi giorni al 2018 e siamo punto a capo, come spiega in un’intervista a Il Giorno Simone Pedeferri, responsabile tecnico del Melloblocco e da sempre disegnatore delle vie, “Il problema di fondo è che alcune persone della Val Masino non hanno capito l’enorme importanza che questo evento ha per il territorio. Al raduno si iscrivono, ogni anno, 2500-3000 atleti ma, tra tifosi e appassionati, si hanno tra le 7 e le 10mila presenze. Il Melloblocco regala alla Val Masino – grazie anche alla presenza di atleti internazionali di primo livello, tra cui numerosi vincitori della coppa del mondo – una pubblicità e una visibilità che non potrebbe ottenere in alcun altro modo – il mondo degli scalatori è, infatti, incredibilmente social e atleti e appassionati postano le proprie esperienze in rete. Inoltre, e questo è un dato molto importante, la manifestazione è finanziata interamente da aziende private e il Comune non investe assolutamente nulla in questo settore”.

“Ormai i tempi stringono –  spiega Pedeferri – Non credo che si potrà ripetere il miracolo dell’anno scorso – quando il raduno era stato messo a rischio per motivi simili. Tutte le cose hanno un ciclo vitale ma se si vuole terminare l’esperienza del Melloblocco bisogna dare un riconoscimento a questo mondo. Non si può, così di punto in bianco, interrompere un evento di importanza internazionale, segnalato addirittura su Wikipedia. Attualmente in Val Masino è presento un imponente parco rocce e, se fossimo in grado di sfruttarlo adeguatamente, potremmo anche fare a meno dell’evento Melloblocco”.

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