Cronaca

AGGIORNAMENTO- Gran Sasso, trovato senza vita il corpo del polacco travolto dalla valanga

AGGIORNAMENTO ORE 19.30 – I tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo hanno ritrovato il corpo senza vita di un uomo di cinquantuno anni di nazionalità polacca travolto nel pomeriggio di oggi da una valanga staccatasi da Pizzo Cefalone, sul Gran Sasso.

L’allarme, lanciato intorno alle 16,00 di oggi, è partito dal compagno d’escursione. Dopo aver assistito al distacco della valanga l’uomo ha infatti raccontato di aver perso ogni traccia dell’amico.

I tecnici del Cnsas, coadiuvati dai soccorritori della Guardia di Finanza, hanno provveduto con pala e sonda alla bonifica della zona interessata. Il ritrovamento, effettuato da un’unità cinofila è avvenuto intorno alle 19,00.

Sempre nel pomeriggio di oggi sono stati recuperati dall’eliambulanza del 118 e dal tecnico di elisoccorso del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo due alpinisti, un lancianese e un avezzanese, entrambi vittime di un brutto incidente sulle Mainarde, al confine tra Abruzzo e Molise. I due alpinisti, quasi all’uscita di un canale innevato, hanno perso l’appiglio a causa di un distacco di neve. L’alpinista di Lanciano, rimasto con il rampone incastrato nel ghiaccio, ha riportato un brutto infortunio. Recuperati con il verricello e il pannolone sono stati elitrasportati all’ospedale di Avezzano.

 


Ore 18.30 – Un uomo di nazionalità polacca è finito sotto la valanga che ha colpito il versante aquilano del Gran Sasso: a dare l’allarme è stato un suo connazionale, che non è rimasto coinvolto.

Nove persone, tra Soccorso alpino della Guardia di finanza e Corpo nazionale soccorso alpino stanno raggiungendo a piedi la zona di Pizzo Cefalone per soccorrere i due. L’utilizzo dell’elicottero è impossibile a causa del vento forte.

L’uomo rimasto fuori dal manto nevoso è visibile dal piazzale di Fonte Cerreto e i soccorritori, che si sono messi in contatto con lui per telefono, lo hanno invitato a non muoversi per fungere da riferimento visivo, come spiegato dal maresciallo del Sagf Paolo Passalacqua.

Nel frattempo è stata richiesta la fotocellula dei vigili del fuoco, un modulo su ruote ad alta potenza che posizionato dalla base della funivia servirà a fornire più luce alla zona, visto che il sole è tramontato molto presto. Richiesta anche l’unità cinofila di ricerca in valanga delle Fiamme Gialle.

Seguiranno aggiornamenti. 

 

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