AlpinismoK2 invernale

“Il K2 in inverno è come entrare in un vulcano”: parla Adam Bielecki

L’interno di un vulcano, la fossa delle Marianne e la cima del K2 in inverno: ecco i posti più inospitali della terra secondo Adam Bielecki, alpinista della spedizione polacca che quest’inverno andrà al K2. Krzysztof Wielicki, capo spedizione della spedizione polacca, d’altra parte lo ha già detto chiaramente alla conferenza stampa di presentazione: ci sarà il 5 per cento di possibilità di raggiungere la vetta. Il tempo sul Karakorum d’inverno è molto peggio che sull’Himalaya, con venti che arrivano fino ai 500 km/h. 

In un intervista a Wyborcza.pl Adam ha spiegato in cosa consisterà questa spedizione, quali i rischi maggiori e quali le possibilità di riuscita. La spedizione partirà in Dicembre con lo slogan “K2 per i polacchi”, una storia, quella tra i polacchi e le spedizioni invernali in altissima quota, iniziata più di trent’anni fa, negli anni ’80. 

Il K2 in invernale è stato tentato tre volte, due dai polacchi e una dai russi, ma Bielecki si dice abbastanza ottimista: “I 10 alpinisti della spedizione hanno molta esperienza alpinistica, molti anche in inverno. Abbiamo un ottimo equipaggiamento e sappiamo come organizzare queste spedizioni, abbiamo ricevuto anche i finanziamenti per supportare questo progetto, speriamo di avere fortuna e una finestra di bel tempo”. 

In realtà la salita al K2 in inverno Adam la prepara da tempo, nel 2014 con Denis Urubko e il basco Alex Txikon pensava di aprire una via nuova sulla parete nord d’inverno. Furono fermati dai cinesi per problemi legati ai permessi. Questa volta però sarà diverso, con una spedizione ben finanziata si prospetta un assedio in vecchio stile alla montagna. 

Nella spedizione non ci sarà nemmeno una donna, dice Adam: “Mi sarebbe piaciuto che mia sorella Agnieszka Bielecka venisse con noi perché è molto forte. Ma il capo spedizione e il direttore sportivo hanno deciso diversamente”. E sulla presenza di Denis Urubko “Lui è il più forte alpinista con il quale io abbia mai scalato, penso che sarà un forte elemento del nostro team, e al di là di questo lui mi piace molto”. 

Raggiungere la cima del K2, oltre a un sogno personale, è anche un sogno dell’alpinismo polacco, che ha scritto pagine importantissime dell’alpinismo invernale: “Leszek Cichy e Krzysztof Wielicki conquistarono l’Everest. Poi ci sono state le grandi spedizioni di Kukuczka. Noi siamo cresciuti con le spedizioni invernali sulle montagne più alte del mondo e penso che raggiungere la cima del K2 in inverno possa essere un bel modo di concludere questo periodo di esplorazione invernale in alta montagna”. 

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