Annapurna, si fa dura per la coreana
KATHMANDU, Nepal — Nevica così forte, al campo base dell’Annapurna, che le tende hanno iniziato a crollare sotto il peso della neve. L’insidiosa parete Nord, facile alle valanghe, è disseminata di enormi e minacciosi accumuli. La situazione si fa grigia, insomma, per la coreana Oh Eun Sun, convinta di poter agguantare, quest’autunno, il suo 14esimo ottomila.
Forse è per questo che i coreani, cercando le più alte garanzie di successo, sono partiti con uno squadrone pronto a tutto. Quando Miss Oh è arrivata al base, intorno al 20 settembre, laggiù c’erano già sherpa e alpinisti che stavano preparando la via di salita. Ma tutto questo non è bastato. Valanghe e maltempo stanno compromettendo l’esito della spedizione.
"La neve cade fortissima – ha fatto sapere il team coreano -. Kim Jae Soo ha dovuto rimandare il trekking di ritorno perchè al momento non si riesce nemmeno a lasciare il campo base. L’intera montagna è circondata da nubi nere".
Miss Oh ha deciso di restare al campo e tentare la salita con Kim Chang-Ho, Kim Sung-Ho e Kim Hong-Bin. I loro piani, però, sono in sospeso fino ad una schiarita: solo allora decideranno se chiudere la spedizione o riprovare la vetta. Ma quest’ultima possibilità sembra diventare sempre più remota: le nevicate stanno rendendo la parete impraticabile e troppo pericolosa.