Danilo Callegari il 18 giugno scorso stava scalando la parete nord del Gran Paradiso. Per tutta la salita è stato colpito da una gragnuola di ghiaccio, che lo ha colpito ad un polpaccio, provocandogli una seria ferita, ed alla testa, per fortuna protetta da un buon casco che gli ha salvato la vita.
Meno buono, anzi pessimo, il comportamento degli alpinisti che lo precedevano lungo la salita e che durante la giornata hanno fatto precipitare blocchi di ghiaccio sugli sfortunati che li seguivano sulla via. L’incapacità alpinistica è forse ammissibile quando a pagarne le conseguenze è la medesima persona, ma rischia di esser criminale in occasioni come queste.
Va accolto il consiglio di Danilo a proteggersi con attrezzatura di buona qualità tecnica, ma vale anche l’invito a seguire le buone regole di sicurezza dell’andare in montagna.
La stagione è ancora lunga.
Nel video il racconto di Callegari:
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