Alpinismo

Traversata dei Gasherbrum: Iñurrategi, Vallejo e Zabalza ci riprovano

Alberto Iñurrategi, Juan Vallejo e Mikel Zabalza tornano ai Gasherbrum per tentare la traversata integrale delle due montagne. Ci avevano provato l’anno scorso, ma avevano dovuto desistere a causa delle condizioni non ottimali del GI ed avevano così deciso di spostarsi sulla via francese lungo la cresta sud del GII, aperta nel 1975 da Marc Batard e Yannick Seigneur, ma il maltempo aveva avuto la meglio.

L’impresa è un’idea accarezzata da molti: i primi furono Messner e Kammerlander, che nel 1984 riuscirono nel concatenamento (fu il primo su due 8000), non transitando dal Gasherbum Là, che a 6500 metri unisce le due montagne sorelle.

Le vie di salita scelte dai tre forti alpinisti sono linee storiche, difficili e poco frequentate: per salire il GI la Messner-Habeler del 1975 (prima salita di un 8000 in stile alpino) sul versante ovest, mentre sul GII la via polacca, aperta sulla parete sud da Kukuczka-Kurtyka nel 1983. “Fare la traversata di due 8000 è già un’impresa unica – spiegano i tre a Desnivel – farlo seguendo vie diverse da quelle normali, dove saremo completamente soli, darà a ciò molto più valore”.

Saliranno ovviamente senza ossigeno ed in stile alpino: “Sappiamo che ci spingeremo ai limiti delle nostre possibilità, ma è questo grado di incertezza che rende il tutto pura emozione – ed aggiungono: – A nessuno di noi è chiaro cosa potremo riuscire a fare, per questo sarà tutto sconosciuto, qualcosa di nuovo”.

I tre hanno una lunga carriera assieme: grandi e dure pareti in Karakorum e Himalaya, la Torre di Trango e il Pajù Peak ad esempio, una buona collezione di ottomila, ma anche il Polo Sud e l’Antartide. Iñurrategi è inoltre l’unico alpinista al mondo ad aver salito i Gasherbrum fino al quarto (sono sette); durante la discesa dalla vetta del GII, nel 2000, Alberto perse il fratello, Félix Iñurrategi; era il loro dodicesimo 8000 assieme.

 

Foto @ Desinivel –  Jon Herranz

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2 Commenti

  1. Messner e Kammerlander salirono per la via normale del G2 (che suppongo sia la via di discesa dei baschi), aprirono una nuova via in discesa, salirono al G1 per una variante e scesero per la cresta ovest che è una via poco comune.
    Questo solo per evidenziare che quanto hanno in programma i tre, sebbene sia sempre una gran bella realizzazione personale, non si scosta molto dal glorioso alpinismo degli anni 80 e non aggiunge nulla di più come sembra voler trasparire dal comunicato stampa.

  2. scusate. Ma voi sapete quanto e meglio di me che l’unica impresa sensata e importante ad alta quota fra quelle annunciate era quella che aveva in mente il povero grandissimo Steck. ma allora come mai tutti questi titoli anche su non italiani, su everest che non si vede grande alpinismo sull’everest da anni e anni e tutto il resto? almeno Moro e Barmasse sono italiani sappiamo che strombazzano ma su un sito italiano va bene ma baschi spagnoli francesi etc che ci azzeccano con questi 8000 e piani che sono alpinismo di serie b?

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