Alpinismo

Kanchenjunga in ritardo

Il Kanchenjunga quest’anno è un osso duro, almeno per quanto riguarda il meteo. Le nevicate frequenti ed il forte vento hanno infatti rallentato i piani degli alpinisti di acclimatamento, ma nonostante ciò sono (quasi) tutti pronti.

Le condizioni della montagna non sono male, nonostante sia stata segnalata la presenza di alcuni importanti crepacci in zona campo 2. La via è attrezzata fino a campo 4.

Partiamo dall’australiana Chris Burke, che è al base con il solito compagno di cordata, l’americano Matthew DuPuy. I due hanno completato l’acclimatamento l’8 maggio, con il termine della seconda rotazione sulla montagna. Ora sono pronti a provare a raggiungere la vetta, non resta che attendere. Secondo quanto scrive l’americano, il tentativo dovrebbe avvenire verso il 16 maggio.

Al campo base del Kanchenjunga al momento si trovano anche tre giovani, ma esperte, ragazze nepalesi: Pasang Sherpa Lhamu, Maya Sherpa e Dawa Sherpa Yangzum. Tenteranno di raggiungere la vetta della terza montagna del mondo diventando le prime donne nepalesi ad arrivare in cima; fino ad ora il punto più alto della montagna è stato raggiunto solo da donne occidentali, la prima volta nel 1998 dalla britannica Ginette Harrison. Non sono alla loro prima esperienza, assieme hanno già salito l’Everest nel 2007 ed il K2, nel 2014. 

Le tre alpiniste hanno anche loro terminato l’acclimatamento avendo passato diverso tempo ai campi superiori ed ora sono al campo base ad attendere come tutti una finestra di bel tempo per poter cominciare il loro tentativo di vetta.

Ovviamente non ci siamo dimenticati dei nostri Simone e Tamara, i cui piani paiono curiosamente oscuri agli altri abitanti del campo base. Burke si è pure domandata se stiano facendo qualcosa di “promozionale” dato l’elicottero che svolazzava sulla montagna nei giorni attorno allo scorso 25 aprile, mentre il suo compagno di cordata ha commentato in modo leggermente più disilluso l’accaduto: “Il famoso scalatore italiano e pilota di elicotteri Simone Moro – scrive l’americano – ha tentato di volare con un B3 vicino al campo 2 per scattare delle foto per pianificare il percorso, ma non è riuscito ad arrivare con tranquillità in alto sopra la via. Non tutti siamo abbastanza ricchi da avere i nostri elicotteri (ancora)”.

Quello che noi sappiamo è che al momento Simone e Tamara stanno concludendo l’acclimatamento. Oggi dovrebbero raggiungere campo 4, per poi ridiscendere. Sulla montagna sono loro due assieme allo sherpa che dovrebbe assistere il fotografo, il quale però è rimasto, secondo quanto riporta Moro, al campo base a causa di un mal di denti.
Matthew DuPuy riferisce invece che un cameraman italiano ferito è stato portato via dal campo base in elicottero il 10 maggio scorso, ma di questo il report di Simone non fa menzione. 

Si segnala anche la presenza di un team giapponese-coreano, gestito da Seven Summits.

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Un commento

  1. Mi ero illuso che il buon Simone avesse deciso, per una volta, di fare l’alpinista…..nulla di più sbagliato, anche stavolta! Cento, mille Nives e Romano!!!!

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