Alpinismo

Tragedia sul Nanga: 2 morti in discesa

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ISLAMABAD, Pakistan — Tragedia sul Nanga Parbat. La coreana Go-mi-Sung, meglio nota come "Miss Go", in corsa per i 14 ottomila, e il tedesco Wolfang Koblinger sono morti poche ore fa sulla montagna pakistana di 8125 metri, in Karakorum.

Stando alle prime informazioni, Kolblinger è scivolato a una cinquantina di metri dalla vetta, mentre la coreana Go-Mi-Sung – che aveva al suo attivo 11 ottomila già saliti – è morta a causa di una caduta in un tratto non attrezzato, tra campo 3 e campo 2.
 
Miss Go, l’anno scorso, era scampata alla tragedia sul K2. Il suo nuovo progetto alpinistico, annunciato a inizio anno, era di scalare sette ottomila in 10 mesi e sbaragliare così tutte le concorrenti nella corsa all’ ein plein sugli ottomila.
 
Il Nanga Parbat è tra vette più difficile da scalare. La lista delle vittime è lunghissima. Delle 200 persone che l’hanno salita, una sessantina non hanno fatto ritorno. Su questa montagna ha perso la vita anche l’alpinista altoatesino Karl Unterchirer.
 
Sulla montagna in questo periodo c’è anche una spedizione italiana. Quella dell’alpinista bolognese Giuseppe Pompili, che ha rinunciato ad attaccare la vetta a causa del vento e dello scarso acclimatamento. Scelta condivisa con il suo compagno di cordata, il trevigiano Adriano dal Cin. Entrambi sono rientrati al campo base.
 
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