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Sopravvive 11 giorni con acqua e semi

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HUESCA, Spagna — Si cibava con bacche e semenze che vedeva mangiare dagli uccelli, beveva acqua del ruscello e dormiva in un alloggio di fortuna. Così è potuta sopravvivere 11 giorni un’escursionista francese di 61 anni dispersa sui Pirenei spagnoli, in Aragona. La donna aveva perso il gruppo con cui viaggiava nel Parco Nazionale di Ordesa e Monte Perdido, e vagava in montagna, ad oltre 2000 metri di quota.

Era scomparsa il 26 giugno, durante una gita con un gruppo di 13 persone. Non riusciva a stare al passo della comitiva, così si era fermata nei pressi del canyon Añisclo pensando di riposarsi per pochi minuti. Gli altri avrebbero dovuto tornare a riprenderla poco dopo, ma una volta indietro, non l’hanno ritrovarla.
 
Subito era scattato l’allarme e le squadre della Guardia Civil hanno iniziato le operazioni di ricerca. Ma invano. Undici giorni di perlustrazioni via aerea e via terra non hanno dato risultati, finchè ieri i soccorritori non hanno avvistato un tessuto rosso: uno degli indumenti che vestiva la donna.
 
L’indizio li ha portati da lei. L’hanno ritrovata a circa due chilometri dal punto in cui era scomparsa. Secondo la Guardia Civil spagnola si tratterebbe di una zona molto impervia, in cui è facile perdersi.
 
La 61enne era in buone condizioni di salute, anche se stanca, con 5 chili in meno e provata dagli 11 giorni trascorsi all’addiaccio. Un miracolo per la famiglia, che ormai aveva perso le speranze di trovarla ancora in vita.
 
L’escursionista francese ha raccontato di essere riuscita a sopravvivere bevendo l’acqua del ruscello e mangiando bacche e fili d’erba di cui vedeva cibarsi gli uccelli. Per dormire si era fabbricata una sorta di rifugio di fortuna, che l’ha preservata nella notte dalle temperature più fredde. Fortunatamente era ben vestita.
 
Aveva visto passare l’elicottero più volte sopra la sua testa, senza riuscire mai a farsi notare. Finchè qualcuno non ha avvistato un drappo rosso sulla roccia. La sua salvezza.
 
La Guardia Civil l’ha portato all’ospedale di San Jorge di Huesca, e poi la donna è ripartita verso casa, a Lécousse, in Bretagna. Secondo il capitano Pedro Garijo, responsabile delle operazioni di soccorso, fondamentale per la sopravvivenza è stata la costante idratazione.
 
 
Valentina d’Angella
 
 
Foto courtesy of Joel Ulises

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