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Rolly Marchi, Messner mi è piaciuto

 

TRENTO — "Sono stato molto vicino a Maestri, perchè, dopo sua sorella, la prima telefonata che ha fatto per dare la notizia della salita al Cerro Torre, l’ha fatta a me. Se mi ha chiamato un motivo doveva esserci. Devo dire però che Messner oggi mi è piaciuto". Questo il giudizio di Rolly Marchi dopo la conferenza che ha riacceso la polemica sulla prima ascensione della montagna patagonica.

"Cesare mi disse che Egger era il più grande uomo di ghiaccio che potesse immaginare – dice Marchi -. Mi disse: ‘lui piantava i chiodi sul ghiaccio che era alto una spanna e io li levavo e così andavamo avanti’. Fin lì c’ho creduto. Poi il ritorno, ho il dubbio anche io come Messner che un chiodo o due per due doppie su 1800 metri di roccia dovrebbero esserci".
 
E’ un giudizio sospeso quello di Rolly Marchi sulla vicenda del Cerro Torre dopo la conferenza tenuta da Messner durante il 57esimo Trento FilmFestival. Anche se il giornalista e scrittore non manca di palesare i propri dubbi.
 
Valentina d’Angella
 
 
 
 
 

      

 

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