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Albergatori: grande biglietto da visita

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TRENTO — "Ma come si permettono di offendere la gente che lavora? Il turismo è indispensabile per questa zona". E’ un fiume in piena Natale Rigotti, il presidente dell’associazione albergatori di Trento. Ce l’ha con quei "professoroni" che hanno definito il riconoscimento dell’Unesco alle Dolomiti, portato avanti fin dall’inizio anche dalla sua associazione, come "una patacca".   

"Sono costernato – spiega Rigotti -. Quello che hanno detto è un’offesa alle migliaia di persone che lavorano nel turismo di queste zone. E’ un’offesa alla storia millenaria di queste popolazioni, persone semplici e umili, contadini, allevatori, piccoli imprenditori che con il loro lavoro hanno vissuto, conservato intatto e tutelato questo ambiente, che è il nostro bene principale". 
 
"L’istituzione Unesco ha premiato queste persone – prosegue il presidente degli albergatori-. Il patrimonio dell’umanità non è un fatto di urbanistica, come sostiene qualcuno. Ma una questione più profonda, che tocca le corde della gente di montagna e delle montagne stesse. E’ tempo che chi parla a sproposito di turismo lo capisca".
 
Quanto al valore del riconoscimento dell’Unesco, Rigotti non ha dubbi: "Siamo stati fra i primi a farci promotori quest’iniziativa. Oggi essere riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità è uno straodinario biglietto da visita che permette di allargare gli orizzonti del nostro turismo. E’ un riconoscimento che ci permette di far conoscere le Dolomiti a un pubblico più ampio, a cui possiamo dire: guarda, queste non sono montagne qualunque, ma patrimonio dell’umanità. Capisce che la presentazione è del tutto diversa…".
 
Sui flussi turistici dei prossimi anni, il presidente dell’associazione albergatori della Provincia di Trento – che raggruppa oltre agli albergatori locali anche i rifugi d’alta quota, i bed and breaksta di qualità e i cosiddetti "club di prodotto"- prevede ricadute molto positive.
  
"Noi vendiamo il silenzio, la salute, l’aria sana – spiega Rigotti -. E’ questa l’offerta delle Dolomiti. E’ un turismo semplice per famiglie con bambini che amano la tranquillità e la serenità di questi scenari. Qui non troverete il rumore e il divertimento sfrenato che sono peculiarità di altre località come Rimini. Sono sicuro che il futuro del turismo, di cui abbiamo un bisogno impellente soprattutto in questa fase, non possa che passare per un ambiente naturale salutare e incontaminato come quello delle nostre montagne". 
 

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