Alpinismo

Minarik: obiettivo Lhotse, con in testa il Makalu

immagine VARSAVIA — Si chiamano Martin Minarik e Pavel Kalny e sono due tra i più forti alpinisti polacchi. Partiranno giovedì 6 aprile alla volta di Kathmandu e da li al campo base del Lhotse. Dal quale, senza ossigeno nè portatori Sherpa, tenteranno di raggiungere gli 8.516 metri della quarta montagna più alta della terra.

Martin Minarik vanta 6 spedizioni oltre gli 8.000 metri con cinque successi all’attivo. Pavel Kalny è al battesimo himalayano, ma vanta tra le altre imprese, la salita al monte Logan, la vetta più alta del Canada, lo scorso anno.

I due tenteranno la salita dalla via normale e il tentativo alla vetta è previsto per la metà del mese di maggio. Forse in concomitanza con il giorno esatto del 50esimo anno dalla prima salita, avvenuta il 18 maggio 1956 ad opera degli svizzeri Ernst Reiss e Fritz Luchsinger.

Il Lhotse rappresenterà per Martin Minarik il test finale per un altro e più ambizioso progetto. La salita invernale, con Zdenek Hruby, degli 8.473 metri del Makalu. Il monte che, recentemente, ha chiesto il sacrificio del forte alpinista francese Jean-Christophe Lafaille, a sua volta impegnato nel primo tentativo invernale solitario.

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