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Eiger: dopo 25 anni la prima ripetizione della leggendaria Metanoia

Era l’inverno del 1991 ed il forte e visionario alpinista statunitense Jeff Lowe apriva in solitaria, dopo 9 giorni sulla parete nord dell’Eiger, un’impressionante via, diretta, mai pensata, divenuta subito leggendaria.

Metanoia (7, M6, A4) la chiamò, una parola greca che significa “radicale mutamento nel modo di pensare, di giudicare, di sentire”.

Nonostante i tanti tentativi, la via non era mai stata ripetuta, fino agli ultimi giorni dello scorso dicembre. A riuscirci sono stati il tedesco Thomas Huber e gli svizzeri Stephan Siegrist e Roger Schaeli. Dopo un primo tentativo nei giorni precedenti a Natale, interrotto 70 metri a sinistra del Central Ledge a causa delle condizioni avverse, ed un secondo, iniziato il 28 dicembre, anche in questo caso abbandonato a causa di una tempesta, i tre alpinisti sono riusciti nell’impresa tra il 29 ed il 30 dicembre.

Un video pubblicato da Roger Schaeli (@rogerschaeli) in data:

“Con Metanoia – ha raccontato Huber a Planetmountain – Jeff (Lowe ndr) è stato in grado di dimostrare che è possibile realizzare le sfide impossibili solo con il cuore. Egli ha stabilito con la sua salita nuovi standard dell’alpinismo”.

Lo stesso Jeff Lowe, che oggi a causa di una malattia neuro-degenerativa è costretto sulla sedia a rotelle, si è espresso entusiasta della ripetizione: “Sono contento e soddisfatto che hanno trovato la via difficile, coraggiosa, bella e visionaria. […] Più di tutti Thomas comprende l’intenzione che avevo con quella salita, ossia tentare di creare un esempio di come gli alpinisti possano progredire con una consapevolezza dell’ambiente che onora lo spirito dell’alpinismo estremo”.

L’impresa straordinaria di Jeff Lowe è stata raccontata da Jim Aikman nel pluripremiato film “Jeff Lowe’s Metanoia”.

 

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