Libri

In libreria il Monviso raccontato da Roberto Mantovani

di Gian LucaGasca

La prende alla larga, Roberto Mantovani, la storia del Monviso, nel suo libro “Monviso – L’icona della montagna piemontese”. Parte infatti dall’antichità, dai tempi in cui le alte quote erano luoghi impensabili. Macchie bianche sulle carte geografiche.
Le prime quaranta pagine di questo volume in grande formato edito da Fusta Editore raccontano la storia di una montagna lontana nei tempi. Una storia che permette di capire l’alpe di oggi e, così, di avvicinarsi al Re di pietra con cognizione di causa. Nel racconto esce dalla valle e dalla provincia di Cuneo per andare ad inserire la montagna più alta delle Alpi Cozie all’interno di un quadro più ampio, globale.

Il libro nasce dalla volontà dell’editore, Paolo Fusta, che per tre anni ha lavorato assiduamente alla realizzazione del volume e che oggi ha puntato molto sulla qualità del testo. Un testo che prende luce dopo anni dall’ultima realizzazione seria dedicata al Monviso e, possiamo dire con certezza: questo ne è un degno erede. Elegante nel formato, ricco nel contenuto e moderno nella scrittura permette di immergersi appieno all’interno della storia. Una storia raccontata non solo a parole ma anche con le immagini, grazie agli splendidi scatti di Livio Ruatta, uno dei migliori conoscitori del Monviso fotografico.

Ad affiancare Mantovani nella realizzazione del volume, oltre a Ruatta, anche un geologo, un naturalista-entomologo e uno sciatore estremo. Tutta gente delle valli attorno al Viso, come lo chiamano gli abitanti che vivono ai piedi della piramide. Una piramide visibile da oltre 300km di distanza, come ci racconta Mantovani nella presentazione dell’opera, scritta giusto prima di lasciare spazio alla prefazione. Un prologo illustrato dalle parole di Hervè Tranchero, guida alpina e gestore del rifugio Quintino Sella al Monviso, che quella montagna la conosce forse meglio di casa sua. Dopo di lui lo spazio è tutto per lui, il Re. Affascinante nell’aspetto, intrigante nella sua storia.
Avvenimenti strani, insoliti e importanti hanno, nel corso del tempo, ammantato la montagna di desiderio esplorativo e voglia di scoperta. Anche nell’alpinismo ha il suo ben da dire. Potreste rimanere meravigliati scoprendo i nomi di chi si sono succeduti sulle sue rocce. Stessa meraviglia può invece intrigare chi già conosce la montagna alla vista di un Viso carico di ghiaccio preistorico, difficilmente riconoscibile, amabilmente nostalgico.

Veramente un bel lavoro, ma non c’è da stupirsi più di tanto: quello di Mantovani è un marchio di qualità quando si parla di montagna.
Ora non resta che approfittarne, tra poco è Natale è questo può essere un bel regalo da mettere sotto l’albero.

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