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Summits of my life, Kilian Jornet rimanda l'impresa sull'Elbrus

La vetta dell'Elbrus sferzata dai venti (Photo courtesy of Flickr/Wikimedia Commons)
La vetta dell’Elbrus sferzata dai venti (Photo courtesy of Flickr/Wikimedia Commons)

TERKSOL, Russia — É arrivata poche ore fa dal blog ufficiale di Kilian Jornet Burgada la notizia che l’atleta catalano ha rinunciato per quest’anno alla nuova impresa sull’Elbrus. Il maltempo che imperversa nella zona ha fatto desistere lo skyrunner a 300 metri dalla vetta e non gli è stato possibile fare un nuovo tentativo. Per il 2013 terminano quindi le salite legate al progetto “Summits of my life” che riprenderanno il prossimo anno.

“Summits of my life” è un progetto che sta impegnando Kilian Jornet Burgada a realizzare un sogno: salite veloci e in solitaria delle cime più importanti dei diversi continenti. Per il 2013 lo skyrunner catalano aveva programmato le imprese sul Monte Bianco, Cervino ed Elbrus, ma è riuscito a compierle solo sui due massicci alpini.

Da poco più di una settimana Burgada e il suo team si trovavano alle pendici dell’Elbrus, che con i suoi 5642 metri è la montagna più alta del Caucaso e per alcuni anche dell’Europa. Sabato 21 l’atleta ha tentato la salita accompagnato dal collega russo Vitaly Shkel. Arrivati a circa 300 metri dalla vetta i due si sono però dovuti arrendere al maltempo che imperversava.

Neve e vento spazzavano infatti la cima dell’Elbrus e i due atleti hanno preferito non rischiare e tornare a valle. Al campo base il team ha controllato la situazione meteo che non dava speranze di schiarite per i giorni successivi e per un nuovo tentativo. Burgada ha quindi deciso di rinunciare all’impresa e di riprendere con il progetto “Summits of my life” dal 2014. Nel frattempo si dedicherà al film che raccoglierà le imprese svoltesi nel 2013.

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5 Commenti

  1. Meno male !! almeno questa volta il soccorso alpino locale non dovrà preoccuparsi di andare a recuperare uno che corre sulle grandi montagne vestito come si va in spiaggia in Croazia, solo perché pensa di essere piu’ veloce dei cambiamenti del tempo e perché correre sulla neve della cresta dell’Aiguille du Midi lo fa sudare un po’ meno….

    1. C’era una volta un atleta che la natura aveva dotato di un grande talento, che lui coltivava in piu’ con dei costanti allenamenti; alla fine era diventato famoso per le sue performances straordinarie e molti lo invidiavano, altri lo ammiravano. Un giorno costruirono un grande cerchio rotante per criceti in una camera ipobarica capace di simulare una quota di 5000 metri ed un dislivello di 27500 metri. Egli stupi’ il mondo intero, riproducendo sul cerchio le stesse performances ottenute alla quota della spiaggia in Croazia. Da allora, decisero di tenerlo nella gabbia dei criceti giganti e di non farlo piu’ andare sul Monte Bianco ad allenarsi vestito come nemmeno il piu’ sprovveduto dei turisti giapponesi in vacanza a Chamonix avrebbe fatto. Speriamo che abbia capito o che il PGHM glielo abbia insegnato dopo averlo recuperato.

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