Charlie Fowler, dal Colorado all’Himalaya. Sempre al massimo
Il 14 novembre 2006 scompariva sul Mount Genyen, in Cina, il formidabile scalatore statunitense. Fu capace di lasciare il segno sulle big wall di tutto il mondo. Poi “scoprì” gli Ottomila
“Il mio consiglio per i giovani è seguire la propria visione”
Charlie Fowler
Mentre fervono i preparativi alla spedizione italiana al K2, uno dei più grandi alpinisti sta aprendo gli occhi al mondo: è il 18 febbraio 1954 quando Charlie Fowler nasce in Nord Carolina. Cresce nello stato della Virginia dove si laurea in Scienze Ambientali nel 1975 per poi trasferirsi in Colorado dove passa gran parte della sua vita tra le cittadine di Boulder, Telluride e Norwood.
Scopre l’alpinismo nel 1968 arrampicando sulle Great Falls in Virginia e a Carderock nel Maryland. Arrivano poi Yosemite, Needles, Red Rock, Joshua Tree e tutti gli hot spot della scalata americana.
Sulle montagne del mondo
Nel 1977 solitario sulla Diretta alla nord della Middle Cathedral Rock, in Yosemite, e, l’anno seguente, compie la prima free solo di The Great Traverse sul Diamond al Colorado’s Long Peak. Salite notevoli che lo portano subito in prima pagina e accrescono in lui la voglia di esplorare. Vola quindi in Patagonia dove con Mike Munger effettua la terza ripetizione del Super Couloir del Fitz Roy.
Nel 1979 parte per le Alpi dove trascorre ben quattro mesi scalando le vie più celebrate: Sperone Walker alle Jorasses, Nord del Cervino, Pilastro Gervasutti, Pilone Centrale del Freney in solitaria così come sul Super Couloir du Tacul. La terza nord, ossia quella dell’Eiger, gli sfugge per un soffio a causa delle pessime condizioni. E’ solo questione di tempo, infatti sale la Nordwand da solo nel 1992.
Nel 1980 è in Alaska dove sale con la sua ragazza la West Buttress al McKinley mentre il brutto tempo ferma il suo tentativo alla Cassin.
Guida alpina e non solo
La sua passione e il suo talento gli permettono di lavorare fin da subito come guida alpina sia sulle montagne di casa sia nel mondo. Tra i suoi viaggi spicca quello con quattro clienti in Perù nel 1985 accompagnandoli su Alpamayo, Huascarán e Pisco concedendosi nei giorni di “riposo” le solitarie del Huandoy, Chacraraju e Charup. Nel 1986 entra nell’American Mountain Guides Association.
Charlie ama testimoniare sia a parole sia con la macchina fotografica tra le mani. Lui stesso e le sue immagini sono spesso sulle copertine di Climbing Magazine mentre i suoi testi si concretizzano in ben tre guide. Nel 2005 fonda una propria casa editrice con Damon Johnson.
Lavora anche per il film “Ice Climb” del colosso National Geographic.
Tempo di alta quota
Affascinato dall’aria sottile raggiunge presto le vette di Everest, Cho Oyu, Shisha Pangma e Aconcagua. Tenta una prima volta il K2 ma le cattive condizioni meteo interrompono l’ascesa.
Amante dell’ignoto inizia ad esplorare le montagne meno note di Tibet e Cina tanto da meritarsi numerosi riconoscimenti tra i quali il premio “Robert and Miriam Undermill” dell’American Alpine Club.
Nell’autunno 2006 parte per la quinta volta verso la Cina con la compagna di scalata Christine Boskoff. Il 14 novembre vengono perse le loro tracce e con un difficile lavoro di ricerca i corpi vengono trovati solamente il 27 dicembre sul Mount Genyen. A soli 52 anni Charlie Fowler lascia il mondo dell’alpinismo e una comunità di amici a lui fortemente legata, e come non esserlo vista la sua grande sensibilità ed altruismo che lo hanno spesso portato a mettere l’altro prima di tutto.
Salite principali
- 1977 – Free solo della Direct North Buttress al Middle Cathedral Rock, Yosemite National Park
- 1978 – Prima free solo di The Great Traverse sul Diamond al Colorado’s Long Peak.
- 1979 – Sperone Walker alle Grandes Jorasses.
- 1979 – Nord del Cervino.
- 1979 – Pilastro Gervasutti al Monte Bianco.
- 1979 – Pilone Centrale del Freney in solitaria
- 1979 – Super Couloir du Tacul in solitaria.
- 1981 – Prima libera di Pale Fire alla parete nord, IV 5.12, Utah, con Chip Chace.
- 1982 – Prima salita di In Search of Suds, III 5.10+, Utah, con Glenn Randall.
- 1986 – Prima salita di Zenyatta Entrada, III 5.4, alla Tower of Babel nello Utah, con Eric Bjornstad.
- 1986 – Prima salita di Soft Parade, Jello Tower, Arches National Park, Utah, con Sue Wint.
- 1986 – Prima salita di Marching Men, Arches National Park, Utah, con Rob Slater e Geoff Tabin.
- 1988 – Prima salita di The Promised Land, V 5.10+ A3+, Utah, con Sue Wint.
- 1992 – Prima salita della East Face alla Catedral, Gruppo del Paine, Patagonia, VI 5.10 A4+ 1000 m, con John Catto, Peter Gallagher e Max Kendall.
- 1992 – Solitaria alla Nord dell’Eiger.
Libri
“The Wild Wild West” guida di arrampicata del Colorado redatta da Charlie Fowler & Damon Johnston (2004).
“I miei obiettivi? Migliorare e andare dove non sono mai stato”
Charlie Fowler





