Alpinismo

Aggiornamento: Laura Dahlmeier non ce l’ha fatta

La trentunenne tedesca, già campionessa olimpica di biathlon, era stata travolta lunedì da una frana sul Laila Peak. Il suo corpo rimarrà probabilmente per sempre sulla montagna dove ha perso la vita

 

AGGIORNAMENTO: Ciò che si temeva è ora realtà: “sulla base dei riscontri ottenuti durante il sorvolo in elicottero e della descrizione della gravità delle ferite da parte la compagna di ascensione, si può supporre che Laura Dahlmeier sia morta sul colpo”. Niente da fare dunque per la straordinaria campionessa tedesca che tre giorni fa era stata travolta da una frana sul Laila Peak che stava scalando con la collaudata compagna di ascensioni Marina Krauss.

Difficile, al momento, ipotizzare un intervento di recupero della salma, anche in considerazione delle complicate condizioni meteo. E’ possibile che il corpo della Dahlmeier rimanga per sempre sul Laila Peak. La sfortunata atleta aveva infatti espresso per iscritto che, in una situazione del genere, nessuno avrebbe dovuto rischiare la vita per salvarla o recuperarla.

Di Laura Dahlmeier ci rimane il ricordo di una persona che ha scelto di abbandonare il “suo” biathlon (sport che in Germania frutta sponsorizzazioni di notevole importanza economica) a 25 anni quando era al massimo del successo per amore dell’alpinismo. E non dimenticheremo mai neppure il suo irresistibile sorriso.


Sono ridotte al lumicino le speranze di trovare ancora in vita Laura Dahlmeier. La trentunenne tedesca stava salendo sul Laila Peak (6069 m) nel Karakorum quando, secondo le prime informazioni, è stata travolta da una frana a circa 5700 metri di quota. L’allarme è stato lanciato dalla sua compagna di ascensione che ha messo in moto un’imponente operazione di soccorso alla quale stanno partecipando anche numerosi alpinisti stranieri presenti in zona. Una ricognizione fatta con l’elicottero – che non ha potuto atterrare a causa del meteo – avrebbe permesso di individuare la Dahlmeier, senza però poter riscontrare segni vitali. Il condizionale è però d’obbligo anche perché le notizie che arrivano in queste ore dal Pakistan sono frammentarie e non sempre verificate.
Lo scorrere delle ore non aiuta certo ad alimentare speranze, la Dahlmeier è certamente ferita in modo grave – come ha comunicato il suo staff – e ogni minuto trascorso in quelle condizioni sulla montagna non fa che aggravare le sue condizioni. Non resta, al momento, che incrociare le dita.

Campionessa olimpica di biathlon e guida alpina

La straordinaria attenzione sulla sorte di Laura Dahlmeier deriva anche dal suo passato di super campionessa di biathlon. La giovane tedesca, infatti, ha conquistato due medaglie d’oro olimpiche nel 2018, ma già l’anno precedente era stata nominata atleta dell’anno della Germania. Ritiratasi dalle competizioni ad appena 26 anni si è subito dedicata all’alpinismo, una delle sue passioni giovanili, diventando anche guida alpina. Lo scorso anno la Dahlmeier ha fatto registrare il miglior tempo femminile di scalata dell’Ama Dablam ed è di pochi mesi fa la salita sulla Nord dell’Eiger. Perle di una collana che speriamo continui a brillare. E ad arricchirsi.

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