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Le Regioni: rivedere la legge 97

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ROMA — Serve una revisione della legge 97, la cosiddetta "legge sulla montagna" che risale al 1994. E’ quanto emerge dal documento approvato ieri dalla Conferenza delle Regioni che ha ritenuto insufficienti, soprattutto alla luce dell’attuale crisi economica, i contenuti del vecchio provvedimento.  

L’opinione diffusa è che il "sistema montagna" necessiti di un’iniziativa legislativa nuova e adeguata ai tempi. Oppure una modifica sostanziale della legge precedente. Secondo i governatori è necessaria una revisione della legge 97 che "seppur utile, con il tempo ha mostrato tutti i suoi limiti".
 
Nell’incontro è emersa una certa unità d’intenti. Le Regioni condividono l’importanza dei territori di montagna e la necessità di prestare particolare attenzione a un’economia "sfavorita dai sovraccosti dovuti a svantaggi naturali e demografici".
 
Nel documento approvato ieri dalla Conferenza, si affronta la questione della regionalizzazione del Fondo ordinario per le comunità montane. E si chiede l’effettiva partecipazione delle Regioni al tavolo di concertazione del Fondo nazionale per la
montagna.
 
"La Conferenza – ha detto il governatore della Val d’Aosta Augusto Rollandin – ha individuato la necessità di riprendere il confronto con le istituzioni competenti per esaminare le differenti problematiche e individuare soluzioni normative e finanziarie in grado di rispondere alle esigenze degli Enti, degli operatori e delle realtà locali, anche alla luce dei provvedimenti che si stanno elaborando per fronteggiare la crisi economica e per la realizzazione del federalismo fiscale".
 
WP
 

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