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I nostri lettori: “Vorrei parlare di Valerio, che ha conquistato la vetta del Manaslu”

(Testo: Antonio Magliacano. Foto: Valerio Annovazzi)

Vorrei parlare di Valerio. Valerio Annovazzi, il bergamasco, classe 1958, l’uomo di poche parole, di pochi sorrisi ma profondamente ironico e spiritoso, l’uomo dai principi solidi e chiari, l’uomo che adora i propri figli, che si lamenta, ma in fondo ne è orgoglioso, di come la figlia gli somigli troppo e gli tenga testa in ogni discussione, l’uomo che alleva le lumache e che ti tiene ore a parlare del primo raccolto dei nuovi meli piantati a casa sua.

Valerio, il muratore, Valerio l’alpinista tosto, determinato, sempre concentrato sull’obiettivo, Valerio con i suoi acciacchi fisici ma con la forza che nasce dalla serietà, dall’impegno, dalle centinaia di chilometri di allenamento in montagna nonostante gli impegni di un lavoro che deve portare avanti, che non può trascurare neanche un attimo.

Valerio che, due anni fa, ha scalato il Cho Oyu, 8.201m, e che il 01/10/2016 ha conquistato la vetta del Manaslu, alla quota di 8.163 m. L’obiettivo è stato raggiunto senza utilizzo di ossigeno ausiliario ed in completa autonomia senza l’aiuto di Sherpa o portatori d’alta quota.

E’ un uomo umile, non fa proclami, non è supportato da una schiera di sponsor, non vuole apparire, non ha bisogno di apparire, segue solo i suoi sogni, ha sognato di scalare i colossi della terra, ha lavorato e sofferto per questo, ha raggiunto il suo obiettivo ed ora, circondato dall’abbraccio della sua adorata famiglia, assapora i frutti dei nuovi meli.

Onorato di essere tuo amico.

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