Alpinismo

Hainz: Eiger Nordwand, fascino e sfida

immagine

GRINDELWALD, Svizzera — "Alpinismo è arrampicare sulle grandi pareti, come la Civetta, l’Eiger, la Grandes Jorasses o l’Himalaya". Così il celebre alpinista altoatesino Christoph Hainz parla della sua vita in verticale, che lo ha portato a compiere imprese mozzafiato, anche in solitaria, sulle più grandi pareti del mondo. Ecco il racconto della via nuova e della solitaria sulla Nord dell’Eiger nella videointervista di Montagna.tv, girata nella storica capanna della Kleine Scheidegg.

Hainz, 46 anni, cresciuto in un maso altoatesino, ha iniziato ad arrampicare soltanto a vent’anni. La passione per le scalate, però, si è fatta sempre più grande portandolo a diventare guida alpina, istruttore di scialpinismo, arrampicata sportiva e canyoning ma soprattutto, un alpinista di altissimo livello. Uno che sembra davvero "nato per scalare", come lo ha definito Rehinold Messner.

In Dolomiti ha aperto decine di vie nuove, tra cui cinque di nono grado. Ha girato il mondo, salendo lo Shivling (6543 metri) con Hans Kammerlander nel 1993 e compiendo una solitaria sul Fitz Roy, oltre ad aver scalato su El Capitan, in Giordania e in Groenlandia: è proprio qui che Hainz ricorda, nella videointervista, di aver fatto la sua scalata più bella.

Ma è la Nord dell’Eiger la parete che lo ha "sfidato e affascinato" più volte e in diversi modi. E’ su quella famigerata nord che Hainz ha compiuto, nel 2003, una solitaria da record, in quattro ore e mezza, sulla via Heckmaier. Ed è lì, precisamente sul fungo, che nell’ottobre 2007 ha aperto, con Roger Schali, la via "perfetta": Magic Mushroom. Ecco il racconto e le immagini di quella spettacolare salita nella videointervista di Montagna.tv, dove Hainz parla anche della sua visione dell’alpinismo.


Sara Sottocornola

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close