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Muore un pilota di deltaplano a Briga Alta (CN), brutto incidente per uno scalatore della Punta Ostanetta (CN)

Missun1TORINO — Nel pomeriggio di ieri, 19 settembre, gli operatori del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese sono intervenuti per recuperare un pilota di deltaplano a motore che è caduto nei pressi della Cima Missun (2356 m) nel Comune di Briga Alta (CN), sullo spartiacque tra Italia e Francia. I soccorsi sono stati chiamati dopo che il velivolo è stato visto precipitare da alcuni operai che stavano lavorando più in basso sulla strada Limone – Monesi e da un pastore che si trovava nelle vicinanze. L’operatore della centrale operativa ha immediatamente inviato l’elisoccorso del 118 che è decollato da Levaldigi e in breve ha raggiunto il luogo dell’incidente, dove il medico a bordo ha potuto constatare il decesso del pilota, G. R., 60 anni, residente a Mondovì. La squadra da terra della stazione SASP di Garessio è stata allertata ma non è intervenuta poiché l’intervento è stato condotto e portato a termine in autonomia dall’elicottero. In seguito all’autorizzazione del magistrato, l’equipe a bordo del velivolo ha ricuperato la salma per consegnarla ai Carabinieri di Ormea.
Precedentemente, alle 11.34 della mattina, un alpinista impegnato su un percorso di arrampicata alla parete nord ovest della Punta Ostanetta (2385 m) nel Comune di Ostana (CN) ha contattato la Centrale Operativa del SASP per segnalare la caduta del proprio compagno. I due si trovavano sul terzo tiro di una via di roccia quando il primo di cordata è precipitato cadendo per una ventina di metri prima di essere trattenuto dalla corda. Il Tecnico di Elisoccorso SASP giunto sul luogo a bordo del velivolo del 118 decollato da Levaldigi ha immediatamente constatato la gravità dell’incidente e la complessità dell’intervento, mobilitando immediatamente 4 volontari della stazione SASP di Crissolo, che sono stati elitrasportati sul luogo in una seconda rotazione. L’infortunato dichiarava la perdita di sensibilità alle gambe, per cui i 5 operatori lo hanno immobilizzato sulla barella Ked per il recupero degli infortunati con sospette lesioni spinali. Con l’uso del verricello, l’uomo è stato condotto a bordo del velivolo e poi al CTO di Torino, ma non è in pericolo di vita. Si tratta di L. G., 40 anni, residente a Biella.
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