Kilimanjaro: arriva in vetta a 80 anni

In montagna ci va dal 1956 quando per la prima volta salì in cima al monte Velino, alto 2.486 metri, nell’Appennino Abruzzese. Da allora dalle montagna non è più voluto più scendere, e finchè il suo corpo glielo permetterà continuerà a camminare, scalare e sciare.

 

Adelchi Brachetti, classe 1929 residente a Trento, è da poco l’uomo più anziano del mondo ad aver salito il Kilimanjaro. A dirlo sono stati gli stessi guardiani del famoso parco della Tanzania, che hanno decretato il record non appena sono venuti a conoscenza della sua impresa.

 

Sulla cima africana, la più alta del continente Nero, è salito il 15 gennaio accompagnato dall’alpinista della Val di Cembra Renzo Benedetti, che gli aveva proposto il progetto. Dopo aver raggiunto l’ingresso del parco, a 1.800 metri, il gruppo, accompagnato da 23 portatori, si è portato in quattro tappe l’ultimo campo. Poi il 15 gennaio è partito alle 2 del mattino dai 4.600 metri, e ha toccato la cima di 5.895 metri alle 7.30.

 

"Fatica? Durante la salita ho proceduto con il passo giusto – ha raccontato Brachetti a Repubblica – qualche difficoltà l’ho avuta solo al rientro a causa dell’elevata differenza di dislivello che abbiamo dovuto coprire. All’inizio non pensavo ce l’avrei fatta, ero preoccupato soprattutto per la quota: dopo i 5.300 metri diventa davvero dura".

 

E dopo il Kilimanjaro l’80enne di Trento ha voluto approfittare degli altri giorni di permanenza in Africa per affontare nuove sfide e scoprire nuove montagne. Non certo quelle più piccole o semplici, ma il monte Kenya, la seconda vetta dell’Africa.

 

"Io credo che chiunque abbia un cuore sano e polmoni buoni, con il giusto allenamento possa raggiungere i miei risultati anche a 80 anni – continua Brachetti -. In montagna vado con gente di 50-60 anni. Tutti i miei coetanei o non ce la fanno più o non ci sono più".