KATHMANDU, Nepal — Meno di ventiquattr’ore alla partenza. Simone Moro e Denis Urubko sono pronti a sferrare l’attacco finale al Makalu, gigante himalayano di 8.463 metri di cui vogliono mettere a segno la prima salita invernale. Secondo le previsioni, domenica dovrebbe verificarsi un calo di vento e lunedì potrebbe essere il giorno ideale per tentare la cima.
"Oggi è una giornata galattica – racconta Moro -, in cielo neanche una nuvola. E’ dura star fermi, ma il vento in quota è ancora troppo forte. Chi lo dice? Karl Gabl, il nostro metereologo di Innsbruck. Le previsioni meteo sono un po’ come la fede in Dio. O ci si crede oppure no. Credere a sprazzi alle previsioni meteo è la cosa più negativa in alpinismo, dunque sin dall’inizio della spedizione bisogna prendere la decisione di fidarsi o meno. Io con Karl mi sono sempre trovato bene, gli ho sempre creduto e non ha mai sbagliato".
"Domani mattina però si parte – prosegue Moro -. Gabl prevede, per domenica, un vento a 70 chilometri orari e così pure metà giornata di lunedì. Proprio lunedì è il giorno teorico del nostro tentativo alla vetta".
Nei giorni scorsi, i due alpinisti sono rimasti al campo base per riposarsi in vista della salita decisiva. Unica eccezione, una salita veloce di allenamento a campo 1. "Siamo saliti a 6100 metri in un 1 ora e 10 minuti – racconta Moro – e siamo tornati giù in 28 minuti. Un stimolo “salutare” per cuore, polmoni e muscoli".