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Andrea Devicenzi, campione paralimpico, in solitaria verso Machu Picchu

15 giorni, 1200 km in mountain bike, 43 km di trekking a oltre 2.000 metri di altitudine, con il superamento di vette che raggiungono i 4.000 metri di altezza e 3.000 metri di dislivello positivo da affrontare.

Da Lima a Machu Picchu in autosufficienza. Sono solo alcuni dei numeri del raid in Perù che sta vedendo impegnato da domenica 24 luglio Andrea Devicenzi, atleta paralimpico che ha conquistato due medaglie nel Paratriathlon (Nuoto, Bici e Corsa) ai Campionati Europei, di Israele e Turchia.

Andrea non è nuovo di queste avventure: nel 2010, insieme al parmigiano Stefano Mattioli, ha percorso in bicicletta la strada carrozzabile più alta del mondo, senza alcun supporto esterno. Situata in India, la strada è lunga circa 700 chilometri, dalla cittadina di Manali fino a Leh, e attraversa parte della catena Himalayana. Si sviluppa ad una quota media di circa 4.500 metri, andando dai 3.500 agli oltre 5.500 metri. Un traguardo storico: Andrea è stato il primo disabile al mondo che ha percorso questa strada e ha raggiunto la vetta del Kardlung La.

A distanza di sei anni, con molta più esperienza e consapevolezza, Andrea è pronto per rimettersi in viaggio, e in gioco, e partire per un’altra avventura straordinaria. Destinazione Machu Picchu, la città leggendaria degli Inca. Una meta significativa, ma che non sminuisce affatto l’importanza del percorso che dovrà seguire per raggiungerla. Atterrato a Lima, in 8 giorni percorrerà in mountain bike 1.200 km della “Panamericana sud”, la strada che costeggia la costa del Pacifico, attraversando paesaggi mozzafiato tra dune di sabbia e montagne. Giunto a Cusco, inizierà il trekking per le montagne, seguendo l’antico cammino percorso dagli Inca più di mezzo millennio fa. Un sentiero fatto di pietre, scale e gallerie attraverso strade che portano dalla gola del fiume Urubamba (a 2350 mt) alle cime della Ande (a 4200 mt).

In questo “viaggio”, Andrea si affida solamente a sé stesso. Il trekking lo vedrà impegnato in una scalata con l’ausilio delle stampelle, salendo in un solo giorno 1.600 metri di dislivello.

Una sfida enorme, che mette in luce la forza di quest’uomo che ha scoperto un’opportunità in un evento tragico, come è stato l’incidente che a 17 anni gli ha cambiato la vita: ha perso una gamba, ma ha trovato la voglia di vivere senza limiti, convinto che con la determinazione e la forza di volontà nulla sia irraggiungibile. “Ho voluto che si realizzasse questa magica esperienza – ha detto Andrea – Ci ho creduto realmente, e come mi scriveva un amico qualche giorno fa, le cose in cui credi realmente si realizzano sempre, perché credere in una cosa la rende davvero possibile.”

Il viaggio è seguibile su Facebook e sul sito  www.perunviaggio.net

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