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Coppia adotta allocco: denunciati

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GROSOTTO, Sondrio — Da 14 anni una coppia di anziani accudiva con amore il proprio animale domestico. Non si trattava, però, di un cane o di un gatto. Ma di un allocco: un rapace che, appartenendo a una specie protetta, non poteva essere detenuto. A seguito di una segnalazione, martedì, i carabinieri di Tirano e gli agenti del corpo forestale dello stato hanno sequestrato l’animale e hanno denunciato i due coniugi.
 

"Lo trovò mio marito 14 anni fa sui monti sopra Grosotto – racconta la donna accusata ora per detenzione di specie protetta -. Il piccolo allocco era caduto dal nido. Decidemmo di adottare quell’animaletto con gli occhi vispi e l’aria simpatica. Giuro, non sapevamo che fosse vietato dalla legge, ma forse l’avremmo fatto ugualmente perché l’affetto istintivo verso quell’animaletto indifeso sarebbe in ogni caso prevalso. Lo abbiamo sempre tenuto in casa, libero, senza gabbia."

In effetti, il rapace si era abituato alla vita domestica: mangiava di tutto, dalla carne trita al pane sbriciolato e perfino i biscotti; andava d’accordo con il cane e il gatto di casa e si addormentava nella sua cassetta di legno. "A tutti gli effetti era un animale addomesticato – continua l’anziana -. Guardava fuori dalla finestra, ma aveva paura. Non usciva mai, gli piaceva stare in casa, al calduccio."

Ora la polizia provinciale consegnerà l’allocco al centro di assistenza della fauna selvatica di Ponte, in Valtellina, in stato di custodia giudiziale. L’obiettivo è di reinserirlo nel suo ambiente naturale.

Intanto le autorità lanciano l’ennesimo appello: evitare di adottare animali selvatici, perché se abituati a vivere in cattivita, avranno serie difficoltà a sopravvivere una volta liberati.

Jenny Maggioni

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