Cronaca

Due valanghe travolgono snowboarder

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CORTINA D’AMPEZZO, Belluno — Due valanghe si sono staccate ieri sulle Dolomiti, una sopra Cortina d’Ampezzo e un’altra in Valle Aurina, in Alto Adige. In entrambi i casi a provocarle sono stati alcuni snowboarder che sciavano fuoripista: si sono salvati tutti, ma hanno avuto davvero fortuna. E le autorità ricordano ancora una volta: quando il rischio slavine è forte, di grado 4, come in questi casi, è necessaria la massima prudenza.

La prima valanga si è staccata ieri mattina intorno alle 11.30 sui monti sopra Cortina d’Ampezzo. A provocarla sono stati due snowboarder che scendevano su un tratto di neve fresca sopra la pista Stratondi bassa, sul Faloria. La slavina era di grosse dimensioni, con un fronte di circa 40 metri. E’ scivolata per 200 metri fino a raggiungere la pista di sci sottostante.
 
I due snowboarder sono rimasti fortunatamente illesi e sono stati aiutati a uscire dalla neve da alcuni sciatori di passaggio, prima dell’arrivo dei carabinieri del servizio piste. I soccorsi infatti si sono subito mossi. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore non si è potuto avvicinare per la presenza di nebbia, così è intervenuto via terra l’equipaggio di primo intervento, composto da medico rianimatore, unità cinofila e tecnico del Soccorso alpino. I soccorritori sono infatti stati portati sul luogo in motoslitta, mentre arrivavano anche le squadre del Soccorso alpino di Cortina.
 
Nel frattempo una trentina di soccorritori, aiutati da alcuni maestri di sci, hanno setacciato la zona per verificare che non ci fossero altri feriti. Hanno effettuato la ricerca con Arva e Recco e alla fine hanno escluso il coinvolgimento di altre persone.
 
Salvataggio in extremis anche in Valle Aurina, dove uno snowboarder polacco di 21 anni ha provocato una slavina scendendo lungo un canalone fuoripista, sul monte Spicco. Il giovane è stato salvato per miracolo: era completamente sommerso dalla valanga, ma fortunatamente un pezzetto di tavola spuntava ancora in superficie. Grazie a questo i soccorritori hanno potuto individuarlo ed estrarlo dalla neve appena in tempo.
 
Il giovane infatti aveva già il volto violaceo e il respiro molto flebile. A salvarlo ha contribuito la maschera protettiva che portava sul volto, che ha impedito che bocca e naso di riempissero di neve.
 
Dato l’elevatissimo rischio di valanghe, segnalato già nei giorni scorsi di livello 4, cioè forte, il Soccorso alpino ha rinnovato l’invito alla prudenza. Sciatori e snowboarder in queste situazioni di alto rischio devono evitare i fuoripista in luoghi non sicuri.
 
 
Valentina d’Angella

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