Daone: vincono Bendler e la Tolokonina

L’austriaco Bendler, 24 anni, con la vittoria dell’edizione 2009 ha bissato il successo conquistato due anni fa sempre in Trentino. Il campione della Carinzia ha sbaragliato gli avversari risultando l’unico a completare le due vie, grazie a un mix di tecnica e dinamicità, che gli ha permesso di superare anche il tratto strapiombante delle tue torri alte oltre 30 metri, quello che ha dato più problemi ai climber.

 

"Non pensavo di andare così forte – ha dichiarato il vincitore a fine gara –. Il tracciato era davvero impegnativo soprattutto nel tratto strapiombante. Sono doppiamente soddisfatto con me stesso per essere riuscito a chiudere anche la seconda via, anche se non avevo più motivazioni visto che il top nella prima zona mi aveva regalato automaticamente la vittoria. E’ tutto fantastico. Sono felicissimo. Grande gara e grande organizzazione".

 

Al secondo posto ha concluso lo svizzero Patrik Aufdenblatten, che ha preceduto di un soffio il compagno di squadra Samuel Anthamatten e lo spagnolo Manuel Cordova, tutti e quattro usciti di scena nella seconda via praticamente nello stesso punto. Mentre il vincitore della scorsa edizione, Simon Anthamatten, è arrivato solo ottavo.

 

Nella competizione femminile la regina della Coppa del Mondo della Valle di Daone è la russa Maria Tolokonina, che ha vinto sia la gara di velocità sabato sera, sia la prova di difficoltà. La 21enne è stata l’unica fra le finaliste a centrare il top anche nella seconda via col tempo eccellente di 5’24”, sul tempo massimo a disposizione di 8 minuti e mezzo.

 

"Non mi aspettavo questo risultato dopo aver vinto anche la prova di velocità, che si è svolta sabato – ha l’atleta russa – credevo di soffrire la stanchezza e di non riuscire ad esprimermi al meglio. Invece, ho trovato fin da subito la concentrazione e tutto è andato bene. Lo scorso anno, proprio qui a Daone, ero arrivata terza, quest’anno prima: sono davvero molto contenta del mio miglioramento".

 

Secondo posto sia nella gara di velocità che in quella di difficoltà per la francese Stephanie Maureau, che però non è riuscita a concludere il secondo tracciato, così come Lucie Hrzova arrivata terza. Quarta invece la vincitrice dello scorso anno Petra Mueller, mentre il quinto posto è andato alla belga Chloè Granftiaux.

 

La prima tappa del circuito iridato non ha portato invece fortuna ai colori italiani, visto che nessun climber si è qualificato per la finale e che le tre azzurre non sono riuscite a salire sul podio. La migliore tra le italiane col sesto posto è stata Barbara Zwerger, bolzanina moglie dell’alpinista Simone Moro, che ha superato agevolmente la prima via ma è caduta poi nella seconda.

 

Settima classificata invece l’altoatesina 22enne Angelika Rainer che si è staccata dalla parete assieme ad un pezzo di ghiaccio sulla seconda via. Una gara da dimenticare quella di Jenny Lavarda, tra le più favorite a Daone per via della vittoria del 2007 e del secondo posto dell’anno scorso. La climber vicentina ha subito più di tutti la nuova tecnica di arrampicata imposta dall’abolizione del rampone posteriore, e si è piazzata all’ultimo posto della classifica.

 

Insieme alla Tolokonina è salito sul podio per la gara di velocità maschile il connazionale Pavel Gulyaev. Sulle due torri strapiombanti che hanno ospitato la gara di difficoltà sabato sera, si è distinta anche Anna Torretta. La valdostana di Courmayeur si è piazzata infatti al terzo posto dietro la francese Stephanie Maureau, tornando sul podio di Daone a distanza di 4 anni dall’ultima volta.