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In edicola Meridiani Montagne dedicato all’Alta Via dei Monti Liguri

È in edicola il nuovo numero di Meridiani Montagne dedicato all’Alta Via dei Monti Liguri. Ecco l’editoriale del direttore Marco Albino Ferrari:

“Era il maggio 2014 quando Montagne pubblicò un numero dedicato all’Appennino Tosco-Emiliano e all’Alta Via dei Parchi, il lungo trekking da Berceto alle alture del Montefeltro. Quel viaggio nei boschi e sulle creste battute dal vento venne raccontato con un testo pieno di partecipazione dallo scrittore-camminatore bolognese Enrico Brizzi. E oggi, a distanza di due anni, ritorniamo sempre in compagnia di Brizzi su quelle stesse rotte seguendone l’ideale continuazione. I Monti Liguri sono segnati da una dorsale netta che corre lungo tutto l’arco della regione, e si interrompe in un solco divisorio sopra Savona, dove terminano le Alpi e iniziano gli Appennini. Quando nel 1983 venne inaugurata, l’Alta via dei Monti liguri apparve un percorso logicissimo, che cavalcava per intero quelle dorsali con un unico sentiero-belvedere fino a Ceparana, non lontano dal punto d’inizio dell’odierna Alta Via dei Parchi. È un viaggio particolare, dai contrasti nettissimi tra la pianura e il mare, dove il tempo atmosferico è dato dagli scontri improvvisi di masse d’aria di temperatura e umidità diverse che creano effetti stranianti, sbuffi di nuvole, galaverne, cieli talmente limpidi da far scintillare le Alpi a distanze inverosimili (vedi le pagg. 43 o 69). Non c’è altro luogo dove la cresta principale del sistema alpino-appenninico si avvicini così al mare: in alcuni tratti meno di cinque chilometri dalle cime alle spiagge. L’immagine «tra aquile e balene», divenuta ricorrente, non è affatto forzata: stando sotto il volo concentrico di un’aquila, si potrebbe avvistare con un po’ di pazienza e con un potente binocolo lo sbuffo di uno dei numerosi cetacei che frequentano il Mar Ligure. L’AVML è lunga 440 chilometri, che noi, per uniformità con i nostri standard di impegno giornaliero, abbiamo suddiviso in 23 tappe. Ma che possiamo affrontare interrompendola a piacere, seguendo magari qualche digressione sull’affascinante rete di antichi sentieri che l’attraversano (vedi pag. 82)”.

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